Inps e operatori della previdenza complementare si sono riuniti alla Borsa per una due giorni di workshop e seminari. Mastropasqua: “Pensioni del futuro adeguate solo con l’integrazione dei fondi privati

Quello delle pensioni è un tema che oggi investe, con drammatica urgenza, le aspettative delle nuove generazioni, le quali si trovano ad avere a che fare con un mondo del lavoro in continua e rapida evoluzione e che ancora non riesce a superare i vincoli posti da una crescita insufficiente e da un tasso di occupazione inadeguato al livello dell’offerta”.

Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in video collegamento dal Quirinale, ha aperto i lavori della prima edizione della Giornata nazionale della Previdenza, svoltasi nelle giornate del 4 e del 5 maggio scorsi presso il Palazzo della Borsa di Milano.

A chiarire i motivi della manifestazione, organizzata dall’Inps in collaborazione con la Borsa e con la società di analisi e consulenza Prometeia, i dati previsionali forniti dalla Ragioneria generale dello Stato, secondo cui “nel 2060, un lavoratore parasubordinato con 63 anni d’età e 35 anni di contributi, che ha versato solo alla previdenza obbligatoria, riceverà una pensione pari al 48% dell’ultima retribuzione, contro il 61% di un lavoratore dipendente. Se, invece, il co.co.pro si sarà premurato di iscriversi a un fondo pensione complementare, il tasso di sostituzione salirà al 71%”.

Lavoratori autonomi e lavoratori precari messi peggio di chi ha un contratto regolare, dunque, e sistema previdenziale pubblico reso sostenibile dalla riforma Dini ma incapace di garantire una pensione adeguata alle giovani generazioni e, soprattutto, a quelle future.

Da qui il senso di una due giorni in cui molto spazio è stato dato all’offerta degli operatori della previdenza complementare. E’ stato lo stesso presidente dell’Inps, Antonio Mastropasqua, a sottolineare il valore, e l’utilità, del ricorso da parte dei cittadini a forme alternative di procacciamento della pensione: “Il sistema pensionistico, per effetto degli interventi legislativi finora apportati, ormai è in sicurezza – ha affermato Mastropasqua -. Tuttavia, a fronte di una sostanziale stabilità dei conti pubblici, è essenziale sostenere il rilancio della previdenza complementare, così da recuperare il differenziale tra le pensioni future e l’attuale livello di copertura”.

Gli ha fatto eco Alberto Brambilla, coordinatore Cts itinerari previdenziali, che ha posto invece l’accento sulla necessità di portare avanti un’opera sistematica di informazione e di evangelizzazione delle giovani generazioni, rispetto a un tema che nonostante la sua importanza tende ancora a essere sottovalutato: “Diverse indagini hanno attestato che solo il 33% dei lavoratori è a conoscenza del funzionamento del sistema pensionistico italiano. Tale percentuale, poi, si abbassa drasticamente tra i giovani, la maggior parte dei quali non è nemmeno al corrente della possibilità di riscattare la laurea e degli incentivi riservati dallo Stato a chi aderisce a un fondo pensione privato. Ecco spiegato il motivo di un evento riservato all’argomento pensioni, per fare in modo che i lavoratori dispongano di tutte le informazioni necessarie a progettare al meglio il proprio futuro”.

 

Come si è svolta la due giorni

 

Nel corso della manifestazione è stato possibile, per il pubblico dei visitatori, prendere in esame la proposta di 67 operatori specializzati nella previdenza complementare, selezionati tra fondi pensione negoziali, fondi pensione aperti e individuali, casse di assistenza sanitaria integrativa e società bancarie, finanziarie, assicurative e di servizi. La vetrina degli espositori si è poi completata con un percorso di trasmissione delle conoscenze previdenziali e finanziarie di base articolato in workshop, seminari e tavole rotonde.