Una per una, alcune delle principali soluzioni (sia locali che internazionali) disponibili per la Sanità

C’è un forte interesse da parte di tutti fornitori di ICT verso il settore della Sanità. La ragione è semplice. Il nostro sistema sanitario è fortemente in ritardo, rispetto ad altri settori e nei confronti anche dell’estero In questo processo di innovazione, tutti spingono per sedersi al tavolo e offrire le loro soluzioni, formulare proposte e avanzare suggerimenti, sia aziende piccole ma specializzate che i big dell’IT, del networking e delle telecom. Manca un approccio sistemico e coordinato. Mancano mezzi finanziari adeguati ma la sensazione è che quello della Sanità sia un grande cantiere aperto, dove sarebbe necessario un po’ di coordinamento per valorizzare meglio asset tecnologici e competenze professionali e applicative. Un portale della Sanità valido forse non guasterebbe.

Il mobile negli ospedali con Galileo Mobile (NoemaLife)
Tra le aziende attive in questo mercato c’è NoemaLife di Bologna, con Galileo, una soluzione per la gestione e l’ottimizzazione dei processi clinico-sanitari a tutti i livelli: dipartimentale, ospedaliero e territoriale. La famiglia si è da poco arricchita di un nuovo componente, Galileo Mobile, la cartella clinica elettronica su device mobile Samsung (Galaxi Tab)in ambiente Android 2.2. Portatile, di ridotte dimensioni ma di ampia autonomia organizza i piani di lavoro del personale medico e infermieristico, le attività assistenziali, diagnostiche o terapeutiche e permette a ciascun utente di comporre la propria lista di compiti per tipologia di attività, per stanza, per paziente o secondo la propria abitudine o preferenza. Galileo Mobile può collegare lettori di smartcard o accessori esterni, quali lettori di codici a barre bluetooth, per garantire la sicurezza nel riconoscimento di pazienti, attraverso la lettura dei dati del braccialetto, la lettura delle etichette delle provette e dei farmaci, e in questo modo semplificare e velocizzare il flusso di lavoro quotidiano di infermieri e medici quali la registrazione dei parametri vitali, la lettura e la scrittura delle note sul diario.
“NoemaLife – ha dichiarato Francesco Serra, CEO della società – è un gruppo che realizza soluzioni software progettate per migliorare i processi clinico-assistenziali. Con oltre 1.300 strutture sanitarie in cui sono installati i nostri sistemi, siamo leader nel mercato italiano dell’informatica clinica e uno dei principali player europei. La peculiarità del nostro gruppo è inoltre che il 28% dell’organico è dedicato alla Ricerca e Sviluppo per offrire al sistema sanitario prodotti innovativi e funzionali alle esigenze di tutto il personale ospedaliero a beneficio dei pazienti. NoemaLife ha realizzato un progetto unico nel suo genere, Galileo Mobile appunto, che è in fase di installazione, fra le altre, presso l’Azienda Ospedaliera di Lodi”.

L’innovazione secondo Italtel
Una realizzazione un po’ curiosa ma interessante è stata realizzata da Italtel nell’ambito del progetto SURE (Sensori UWB per il Risk managEment), una soluzione di Real Time Location per la RSA San Giulio di Beregazzo (Como), una clinica di riabilitazione geriatrica con oltre 90 posti letto, parte del gruppo Laetitia che conta 25 strutture attive nel Nord Italia. L’introduzione di SURE, un progetto finanziato dalla Regione Lombardia, risponde all’esigenza di monitorare la posizione dei pazienti per prevenirne le uscite dalla struttura e le cadute notturne. “Nell’ambito della Sanità Digitale abbiamo predisposto un piano basato sull’offerta dedicata di soluzioni e sullo sviluppo di iniziative da portare avanti insieme con le strutture sanitarie – commenta Mirella Mastretti che segue per Italtel i progetti innovativi sulla Sanità elettronica. La competenza consolidata nell’ambito delle reti e la costante attenzione all’innovazione offre l’opportunità a Italtel di affermarsi oltre che come system integrator anche come eccellenza per alcune nicchie di mercato. Telemedicina in mobilità, clinical risk management, bed side terminal e Sanità digitale le quattro principali aree di azione”. A livello tecnologico, la soluzione consta di tre componenti base: tag attivi sotto forma di braccialetto o badge associati a pazienti o staff medico, che trasmettono impulsi Ultra Wide Band utilizzati per determinare la loro posizione; sensori dislocati nell’area dell’ospedale che ricevono ed elaborano i segnali provenienti dai tag; una piattaforma software per aggregare i dati di posizione generati e per analizzare e comunicare l’informazione agli utenti e alle applicazioni gestionali. L’utilizzo di un’infrastruttura wireless UWB consente di ottenere un’elevata precisione nella localizzazione (15-30 centimetri contro i 5-10 metri del Wi-Fi).
WebEx di Cisco condividere le informazioni
Una bella storia è quella che vede protagonisti l’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova di Reggio Emilia (principale struttura sanitaria della provincia di Reggio Emilia; è dotata di 900 posti letto per una media annua di 50.000 ricoveri e occupa 2800 dipendenti) e Cisco, ovvero il sistema WebEx di meeting as-a-service, di questa, usati dai medici del reparto di Neuroradiologia per richiedere consulenze e second opinion a specialisti via Internet. WebEx consente infatti la condivisione di file Pacs (Picture Archiving and Communication System) e la massima interattività sui materiali durante la consultazione. L’Azienda ha per ora in dotazione 4 licenze di WebEx Meeting Center con le quali si possono promuovere Web conference con 25 partecipanti alla volta, sfruttando le trasmissioni via VoIP della voce e del video. Si tratta di un sistema che, ad un costo accessibile, permette di creare economie di scala nel momento in cui, come sta già accadendo, i vantaggi di WebEx vengono richiesti da altri reparti della struttura sanitaria. L’Azienda Ospedaliera dichiara di avere ottenuti enormi vantaggi attraverso la diminuzione degli incontri tra gli specialisti e dei tempi dedicati agli spostamenti, con un miglioramento della qualità finale del servizio erogato. “Nel corso degli ultimi anni l’Azienda ha potenziato la rete che interconnette gli ospedali provinciali – ha spiegato Mauro Barani, coordinatore del progetto di implementazione di WebEx – passando da una CDN a 2Mb alla fibra ottica, il che ha permesso lo sviluppo di progetti innovativi a vantaggio della produttività e a beneficio dei nostri pazienti”. Il primo passo è stato lo sviluppo di un sistema di teleradiologia, per mettere a disposizione dei neuroradiologi uno strumento di consulenza da remoto e di richiesta second opinion in situazioni di emergenza, abilitando la loro connessione tramite workstation da remoto (per esempio dalla loro abitazione) al sistema Pacs. “In virtù di questa realizzazione – aggiunge Barani – si è sentita l’esigenza di sperimentare uno strumento informatico che consentisse di condividere un documento, un’immagine diagnostica o eventualmente anche il desktop del PC del neuroradiologo al fine di sottoporre a colleghi e specialisti i materiali in visione, soprattutto nei casi di particolare interesse clinico, permettendo anche una buona risoluzione delle immagini”.
Il fattore interattività, in caso di consulenze da effettuarsi via Internet e da remoto, è critico, e nel caso di esami complessi come quelli neuroradiologici il numero e le serie di immagini in gioco è elevato (anche in termini di diverse centinaia). Una rete performante e una soluzione come Cisco WebEx, in questi casi possono fare la differenza, come chiarisce Barani: “Avere strumenti flessibili in grado di gestire i materiali utilizzati e che permettano l’identificazione dei particolari su immagini a distanza, per indicare ai colleghi un eventuale problema o il punto esatto di una immagine in cui approfondire un controllo è importantissimo, al di là della semplice condivision”.

Le soluzioni HP per la genetica molecolare
Interessante il caso di INGM (Istituto Nazionale di Genetica Molecolare), costituito nel 2005 dal Ministero della Salute, dal Ministero degli Affari Esteri, dalla Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena e dalla Regione Lombardia. L’Istituto, composto da 35 persone, tra cui 20 ricercatori di diversa estrazione, si è rivolto ad HP e a Npo Sistemi, HP Gold Preferred Partner, per rafforzare la propria competitività in un settore all’avanguardia, caratterizzato dall’utilizzo di tecnologie innovative in grado di aprire la strada a domande nuove. Le due società hanno messo a disposizione dell’Istituto un’infrastruttura IT costituita da un HP ProLiant DL785 G5, composto da 24 unità di calcolo in tutto e da 64 giga di Ram. Alla creazione del server è stata affiancata l’implementazione di una Storage Area Network, in cui è stato collocato un HP Storage Array MSA P2000 G3. “La tecnologia HP – ha puntualizzato Raoul Jean Pierre Bonnal, Life Science Informatics, Integrative Biology Program, Fondazione INGM – si è dimostrata una scelta vincente, perché ci permette di superare i nostri limiti di spazio e di velocizzare le operazioni di sequenziamento del genoma, incrementando significativamente l’efficienza del nostro processo di ricerca a sostegno dell’ampliamento delle frontiere della scoperta genetica. Tra i benefici principali è da sottolineare la possibilità di ridurre il numero delle macchine e soprattutto l’espandibilità. Quest’ultima, in particolare, ha permesso di ottenere un corretto dimensionamento delle risorse e consente a INGM di guardare più in là grazie a un hardware che permette di potenziare le infrastrutture del laboratorio.

I data center di Oracle specifici per la Sanità
Un data center a misura della Sanità è quanto propone Oracle: il suo Healthcare Data Center s’indirizza ad Aziende Ospedaliere, ASL, strutture che generano contenuti per l’ambiente sanitario e Regioni. “Sono già numerose – ci racconta Valter Cravero, Business Development Manager Healthcare di Oracle Italia – le realtà sanitarie in Italia che si affidano a Oracle; tra queste Multimedica, uno dei più importanti Gruppi privati accreditati della Sanità italiana, che ha scelto server Oracle con sistema operativo Oracle Solaris per la propria server farm e le Oracle Applications per la nuova infrastruttura applicativa dell’area amministrativa e dell’area acquisti e magazzino, nonché per il nuovo sistema di gestione dei progetti e del budget per le attività di ricerca. In particolare Oracle Portal è stato utilizzato per un accesso sicuro alle informazioni, con possibilità di pubblicazione self-service e di collaborazione online. Infine, per affrontare il tema della profilatura e fornire le credenziali e il controllo, è stata implementata una soluzione di identity and access management ancora una volta basata su tecnologia Oracle, che sta attualmente lavorando al Fascicolo sanitario nazionale.

Sistemi su misura da Santer Reply
HeGoS (Health Governance Solution), è la soluzione sviluppata da Santer Reply finalizzata al “governo della Salute”, con l’obiettivo di fornire un reale supporto al management delle Aziende Sanitarie Italiane per la gestione operativa e strategica delle proprie strutture. La soluzione HeGoS è stata realizzata su piattaforma tecnologica SAS è basata su architettura di Data Warehouse ed è integrata con strumenti di analisi, reporting, cost accounting, budgeting e analisi di what-if. Sono una trentina le aziende sanitarie che si avvalgono di questo sistema.
“I moduli realizzati – chiarisce Roberto Dell’Oro, partner Santer Reply – coprono tutte le esigenze direzionali delle Aziende Ospedaliere a Territoriali e sono articolati in aree tematiche: Indirizzo e strategie, per la pianificazione strategica e il monitoraggio dei risultati, attraverso specifici strumenti di Balanced Scorecard e cruscotti di indicatori; Pianificazione e controllo, per la gestione dei processi di budget, di monitoraggio della produzione e di reporting integrato (attività e costi), il controllo dell’efficienza operativa; Appropriatezza clinica, per la verifica appunto dell’appropriatezza dei processi clinico-sanitari, l’analisi di scostamento fra profili clinici di riferimento e tipologie di cure erogate, il monitoraggio della qualità clinica e la relativa gestione delle tematiche di risk management”.

Le soluzioni Adobe per il Fascicolo Sanitario Elettronico
Nell’ambito del settore sanitario stanno prendendo piede soluzioni volte alla realizzazione del cosiddetto Fascicolo Sanitario Elettronico (EHR – Electronic Healthcare Record, PHR – Personal Health Record). I dati trattati nell’EHR sono tipicamente dati strutturati in formato XML, elaborati da dispositivi elettro-medicali oppure generati da applicazioni gestionali specifiche e vengono tipicamente elaborati da sistemi automatizzati che trattano il dato XML direttamente. Un esempio di formato utilizzato in quest’ambito è HL7 CDA2, importante per la sua diffusione a livello mondiale e per le sue elevate caratteristiche di interoperabilità. “In questo contesto – precisa Andrea Valle, Emea Senior Technical Architect Adobe Systems – diventa sempre più importante rendere questi dati e informazioni fruibili in modo immediato e diretto dai soggetti coinvolti nei processi in ambito sanitario (medici, pazienti, personale paramedico, personale amministrativo, strutture di cura, farmacie) e per questo Adobe sviluppa soluzioni specifiche in grado di realizzare il Fascicolo Sanitario Elettronico e consentendo di combinare in un unico documento dinamico PDF sia i dati strutturati HL7 che la loro rappresentazione visiva, con elevate caratteristiche di qualità e sicurezza”. Le soluzioni Adobe nell’ambito sanitario seguono le direttive specificate nelle linee guida PDF/H (PDF for Healthcare) pubblicate dall’AIIM, l’associazione internazionale dei fornitori di sistemi di Document e Content Management e hanno l’obiettivo di garantire elevati standard di automazione e allo stesso tempo mantenere un alto livello di intuitività e usabilità, per assicurare il massimo successo presso gli utenti.

Dedalus al servizio di 21.000 medici
Un accenno, infine, a Dedalus di Firenze (gruppo di aziende con circa 500 dipendenti), con una posizione importante nel mercato dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta con oltre 21.000 medici utenti, nel software per le strutture sanitarie private con circa 250 strutture clienti, nel settore dei Sistemi Informativi Clinici e nei sistemi di automazione delle sale operatorie con oltre 80 referenze nazionali. Tra le storie di successo lo screening oncologico presso la Asl di Modena, la gestione della farmaco-prescrizione presso gli ospedali Riuniti di Bergamo e il progetto di informatizzazione sale operatorie Irccs Policlinico San Matteo di Pavia.