La PA, sia centrale che locale, è oggetto di grande attenzione da parte dei fornitori IT che spesso mettono a disposizione un ventaglio di proposte molto disparato. Di seguito una panoramica sul settore

Nel 2010, secondo il Rapporto Assinform 2011, la spesa IT da parte della Pubblica Amministrazione Centrale è stata di 1.267 milioni di euro, con un calo di quasi il 2% anno su anno. Per contro sono aumentati gli indicatori di connettività alla rete: attualmente le postazioni di lavoro in rete locale sono il 78,2%, quelle in rete geografica il 74,9%, quelle con accesso Internet il 67,7% e quelle in rete wireless ancora di appena l’1,4%. Complessivamente la PA centrale disponeva a inizio 2010 di 1.445 basi informatiche “significative”, con una dimensione totale di 414 Terabyte. I siti istituzionali pubblici sono circa 1.040. Gli addetti all’ICT sono 21.800. Dal canto loro, sempre secondo Assinform, nello scorso anno il valore della spesa IT sostenuta dagli enti locali si è attestato a 753 milioni di euro, grosso modo come l’anno prima. Anche in questo caso sono molte le iniziative avviate o in progress. Un tema di grande interesse, che ha coinvolto un fronte trasversale di attori, è quello delle Città Digitali o Smart City. Il traino alle iniziative in quest’ambito è riconducibile soprattutto all’Unione Europa che ha stanziato 11 miliardi di euro per lo sviluppo di una rete di 30 Smart City (due per Paese) entro il 2020. Tra gli aspetti innovativi che riguarderanno la PA locale nei prossimi anni è da segnalare lo sviluppo dei servizi di Mobile government per i cittadini, tra cui i Location based service, ossia servizi che riconoscono la posizione dell’utente e permettono di fornirgli informazioni georeferenziate su punti di interesse intorno al luogo in cui si trova. Uno degli scenari più interessanti anche per gli enti locali per i prossimi anni è quello del Cloud Computing, per i riflessi derivanti dalla riduzione dei costi, dall’aumento di efficacia, dalla flessibilità e velocità di implementazione dei servizi. Non c’è quindi società, piccola o grande di informatica, che non segua questo mercato. L’interesse maggiore è quello della partecipazione a progetti di medio-lungo termine.

Più visibilità sui servizi online
Gli inconvenienti che hanno recentemente interessato i servizi di Poste Italiane, erogati al pubblico attraverso la rete degli uffici postali, e Trenitalia offrono uno spunto di riflessione, orientato alle imprese che erogano servizi online, sulla corretta strategia da adottare per la gestione delle prestazioni applicative e infrastrutturali.
“La visibilità trasversale su un servizio online offerta da una adeguata politica di gestione delle prestazioni applicative – osserva a questo riguardo Gabriele Provinciali, Sr Enterprise Solutions Architect di CA – ha senza dubbio più valore di singoli punti di comando e controllo dislocati sugli elementi critici che compongono la catena tecnologica del servizio stesso: in sostanza la visione di insieme è più della somma delle sue parti. Questa visione sul servizio può essere raggiunta attraverso un approccio parallelo in grado di mettere in relazione un certo numero di aree critiche, quali qualità percepita, tracciamento delle transazioni, storicizzazione dei dati e classificazione delle anomalie. La gestione simultanea di queste aree e la correlazione dei dati provenienti da esse rappresentano la fondazione della Service Assurance (la garanzia sui servizi erogati) che corrisponde alla comprensione dell’andamento del servizio da una prospettiva business”.

L’uso di Business Analytics
Anche la PA pensa all’utilizzo di strumenti moderni come gli analytics. Una strada scelta per esempio dalla Regione Valle d’Aosta, che si avvale della tecnologia dei Business Analytics di SAS. “L’impiego di questa tecnologia – conferma Giorgio Consol, Responsabile della Direzione SI della Regione – data circa un decennio e in questo periodo abbiamo maturato un bagaglio di esperienze e di progettualità estremamente significativo. Sul piano tecnologico, SAS ha consentito di consolidare in un’unica piattaforma le informazioni pubbliche più rilevanti, provenienti anche da fonti eterogenee e da sistemi scarsamente integrati. Sotto il profilo, per così dire, culturale, le metodologie analitiche di questo partner hanno contribuito a diffondere presso l’amministrazione regionale la consapevolezza del valore dell’informazione, facilitando il passaggio da un approccio settoriale al dato a una visione di fenomeno”. Proprio la messa a fattor comune delle informazioni, come strumento di lettura del territorio e di supporto all’azione di governo, è l’obiettivo di una recente legge regionale che istituisce il Sistema Statistico Regionale e disciplina le attività di rilevazione, gestione, analisi e diffusione dei dati statistici inerenti alle realtà territoriali. “La logica dell’intervento – sottolinea Consol – è quella di ottenere un quadro di insieme dei fenomeni che afferiscono al territorio regionale, con il giusto livello di granularità e di sintesi”.

I portali georeferenziati
Consentire ai visitatori di ricercare in modo rapido le informazioni è fondamentale per qualsiasi sito Web, ma lo è in particolare per i siti con una forte valenza informativa e ricchi di contenuti quali il nuovo portale del Turismo www.ilmiolazio.it della Regione Lazio, realizzato con la tecnologia di Google. La versione Enterprise della tecnologia Search di Google e di Google Maps supporta i visitatori nel reperire in modo istantaneo qualsiasi informazione sul nuovo portale attraverso due modalità, che si aggiungono ai tradizionali menu per la navigazione sui contenuti del sito.
Grazie a questa tecnologia ogni contenuto del portale è completamente georeferenziato, caratteristica innovativa e unica tra i portali italiani per il turismo e la promozione del territorio. “Ognuna delle 2.000 schede descrittive proposte dal portale include accesso a una mappa con le relative informazioni su oltre 15.000 strutture ricettive. Grazie alla nostra tecnologia i visitatori potranno creare con più facilità il loro itinerario attraverso le bellezze della Regione”, commenta Luca Giuratrabocchetta, Country Manager della divisione Enterprise di Google Italy.
Anche altri enti si muovono nella stessa direzione. BresciaGov, per esempio, è il Portale dei Servizi online che rappresenta il cuore dell’amministrazione della Provincia di Brescia ed è diventato un elemento fondamentale della vita degli enti locali bresciani. Costruito su piattaforma Oracle, il portale ospita oggi 745 servizi ma aumenteranno entro la fine dell’estate. “BresciaGov è un percorso sia da un punto di vista dell’evoluzione funzionale sia tecnologica – dichiara l’Assessore Provinciale all’Innovazione Corrado Ghirardelli –, siamo partiti dall’erogazione di servizi standard per poi poter fare delle personalizzazioni per andare incontro alle esigenze dei Comuni. Aver standardizzato ci assicura un’evoluzione tecnologica sicura: oggi si fa un gran parlare di Cloud Computing, da un certo punto di vista siamo stati antesignani dapprima sfruttando al massimo le opportunità messe a disposizione dalla pratica del Riuso promossa dal Ministero, poi ponendo il nostro Centro Servizi Territoriali al centro dell’Amministrazione Provinciale in modo che i comuni possano fruire dei servizi in modalità On Demand”.

Nuovi data center
La PA vanta un alto numero di data center, la maggior parte dei quali richiede degli update, se non la sostituzione. Quest’ultima è la scelta fatta dalla Regione Toscana che si è affidata al consorzio HyperTix, con CDC capofila, oltre a TD Group e TFS Almaviva. Le tre società progetteranno, realizzeranno e manterranno in esercizio per tre anni l’infrastruttura del nuovo Centro Servizi dedicato alla Rete Telematica Regionale Toscana, denominato Tuscany Internet Exchange. L’impegno è di 38 milioni di euro. Il consorzio gestirà anche la migrazione dei dati e delle procedure dal data center oggi in attività verso quello nuovo il cui obiettivo è di migliorare l’insieme dei servizi erogati dal Sistema Informativo della Regione Toscana. “Il nuovo data center della Regione Toscana – puntualizza Giuseppe Diomelli, presidente del Consorzio – sarà infatti uno dei più avanzati e all’avanguardia d’Italia, sia per dimensioni che per tecnologia e prestazioni”.

Dematerializzazione: una necessità inderogabile
Sono molte le strutture pubbliche che stanno portando avanti progetti di dematerializzazione. Emblematico è il caso del Comune di Roma, che si avvale della collaborazione di IBM. Il piano di dematerializzazione interna è costituito da molti progetti correlati, fra i quali la Gestione delle Determinazioni Dirigenziali Digitali ha una grande rilevanza per la tematica e le dimensioni della municipalità, la vastità dell’area interessata e la numerosità dei soggetti coinvolti: 115.000 Determinazioni Dirigenziali per anno; 82 aree organizzative per la protocollazione della corrispondenza in ingresso e in uscita; 1.200 operatori abilitati.
“La digitalizzazione delle Determinazioni Dirigenziali – spiega Emilio Frezza, Direttore del Dipartimento Risorse tecnologiche e TLC del Comune di Roma – è resa possibile dall’esistenza di infrastrutture e servizi quali: la disponibilità di 16.000 postazioni di lavoro connesse a 270 Lan collegate ad una rete a banda ultra larga; la disponibilità di una piattaforma SAP per la gestione della contabilità dell’Amministrazione sita presso il data center di Roma Capitale; la disponibilità di una applicazione di gestione documentale distribuita su 82 Aree organizzative omogenee”. Grazie alla dematerializzazione si stima un risparmio di carta di circa sei milioni di fogli all’anno, di 26.000 giorni/anno in termini di movimentazione delle pratiche e di circa 30.000 giorni/uomo sempre l’anno. A questo progetto ha partecipato anche SAP. “Siamo riusciti a realizzare nel settore pubblico ciò che sembrava costituire una prerogativa del privato. Grazie all’innovazione tecnologica è infatti possibile agire con efficienza ed efficacia, ottimizzando i processi della catena del valore, migliorando la qualità dei servizi al cittadino e contribuendo allo sviluppo del Paese”, ha dichiarato Alessandro Ippolito, Direttore Commerciale Pubblica Amministrazione, Telecomunicazioni, Media e Servizi Postali di SAP Italia. Uno degli aspetti a cui dedichiamo attenzione è la digitalizzazione della PA che passa anche attraverso iniziative di dematerializzazione, che comportano l’efficientamento dei flussi informativi e dei processi di gestione documentale, per rendere più agevole e trasparente la condivisione di dati garantendone al contempo la sicurezza.

La gestione delle risorse umane via Web
Gestire le risorse umane in modo più efficiente, velocizzando i processi di tipo amministrativo e organizzativo è diventata una priorità non solo per le aziende, ma anche per gli enti pubblici, in particolare per la PA centrale, in considerazione del numero di dipendenti e collaboratori che lavorano nei vari dipartimenti.
“Anche per la PA è diventato determinante nella scelta di un software per la gestione delle risorse umane il fatto che sia sviluppato in tecnologia Web – dichiara Domenico Uggeri, Vicepresidente Zucchetti – per garantire agli utenti del sistema un alto livello di accessibilità e fruibilità delle informazioni. Mi riferisco in particolare ai progetti che abbiamo realizzato per clienti prestigiosi quali la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Senato della Repubblica dal punto di vista della rilevazione presenze”.
La soluzione Zucchetti “Gestione presenze e assenze Web”, la suite di applicazioni per la gestione del personale, permette, infatti, una gestione più efficace del flusso delle informazioni e delle comunicazioni tra la direzione risorse umane e tutti gli addetti dell’ente, in quanto i dipendenti possono trasmettere le richieste relative a mancate timbrature e giustificativi (come ferie, permessi, ecc.) e accedere al cartellino mensile, verificando e giustificando le eventuali anomalie.

Il wireless muove i primi passi
Come visto l’uso della tecnologia mobile da parte della PA è ancora ai primordi. Ma qualcosa si sta muovendo anche qui. Il Comune di Padova, per esempio, si è affidato a Lantech Solutions per realizzare la parte wireless della rete utilizzata per il sistema di videosorveglianza, composto da 120 siti dotati di telecamere, e per le esigenze di connessione e di comunicazione della città. “Abbiamo coadiuvato il Comune nell’installazione e nella configurazione degli apparati di rete e delle connessioni Wi-Fi”, sottolinea Nicola Barbiero, Direttore Commerciale e Marketing di Lantech Solutions.
Proprio la disponibilità di servizi in mobilità è oggetto dell’iniziativa ViviFacile ideata dal Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione insieme a HP, grazie alla quale la Pubblica Amministrazione italiana realizza un nuovo approccio che pone al centro della propria azione l’interazione in mobilità con i fruitori dei propri servizi, siano essi cittadini, professionisti e imprese. “Vivifacile – spiega Antonio Menghini, Responsabile Divisione PA di HP Enterprise Services Italia – è un progetto innovativo che abilita il cittadino, il professionista o l’impresa a interagire mediante dispositivi mobili, anche di vecchia generazione, con i servizi online presenti e futuri resi disponibili dalle Pubbliche Amministrazioni centrali e locali (siano essi scambi informativi o transazioni vere e proprie, ndr). In questo modo la Pubblica Amministrazione diventa più facile e vicina, poiché disponibile 24 ore al giorno in ogni luogo coperto dal segnale degli operatori”.
Monitoraggio e sicurezza sono oggi tra le esigenze più sentite non solo nel settore privato ma anche e soprattutto in quello pubblico e, viste le funzionalità limitate delle tradizionali reti analogiche, tutto si sta muovendo nel settore della digitalizzazione e delle reti basate su protocolli Internet. “Va da sé – illustra Sandro Peri, Channel Manager, Alvarion Italia – che tali sistemi richiedano un’infrastruttura di rete con una larghezza di banda appropriata e l’opzione alla quale si guarda oggi con sempre maggiore interesse è quella che prevede la realizzazione di reti a banda larga di tipo wireless. In questo ambito, Alvarion ha di recente contribuito alla realizzazione dell’impianto di videosorveglianza wireless della Comunità montana di Langa e Monferrato, un sistema all’avanguardia per la protezione pubblica e ambientale (costruito su ben 90 ponti radio Alvarion e 200 telecamere del nostro partner Mobotix) che consente il capillare controllo e la prevenzione di pericolosi fenomeni ambientali che minano la sicurezza delle cittadine della zona”.

Sicurezza e networking
“Abbiamo avviato importanti collaborazioni con diverse realtà della Pubblica Amministrazione, che hanno scelto le soluzioni di Panda Security per proteggere la propria infrastruttura”, spiega Alessandro Peruzzo, Amministratore Unico di Panda Security Italia. “Il Comune di Pioltello si è affidato a Panda Security for Business per la sicurezza di PC e server, mentre l’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia ha implementato le appliance Panda GateDefender per la protezione perimetrale e utilizza Panda Cloud Protection, la nostra soluzione SaaS per PC e server”.
Anche Brocade vanta referenze significative nel settore PA. “La Provincia di Bergamo – dichiara Paolo Lossa, Regional Manager di Brocade Italia – ha scelto i nostri prodotti per realizzare una copertura Internet in banda larga sul proprio territorio, con 94 router che garantiscono una velocità di 10 Gpbs e prestazioni di livello carrier class con servizi di tipo MPLS e predisposizione per un incremento fino a 100 Gpbs”.