Nel 2013 il web mobile supererà quello desktop, ma secondo uno studio Compuware gli utenti oggi non sono soddisfatti della velocità di risposta delle pagine internet su dispositivi portatili

Solo 5 secondi. Questo è il tempo a disposizione di un’azienda per dare risposta agli utenti di un device mobile che chiedono di accedere al sito web o di completare una transazione. Dopo questo limite il tasso di abbandono, spesso in favore di siti concorrenti, cresce esponenzialmente col trascorrere del tempo.

É quanto emerge da una ricerca intitolata “Quello che gli utenti vogliono dal mobile”, condotta da Compuware su un campione di 4014 utilizzatori, che dimostra quanto chi si serve abitualmente di dispositivi mobili per navigare sia sempre più esigente circa i tempi di risposta della sua web experience.
La maggior parte degli intervistati si dimostrano infatti poco soddisfatti della situazione attuale, mentre il 71% si aspetterebbe di accedere ai siti in mobilità alla stessa velocità del proprio desktop. Un’analoga inchiesta del 2009 vedeva questo dato fermo al 59%.
Circa il 60% degli utenti vorrebbe che l’attesa di un accesso durasse meno di 3 secondi, e il 74% è disposto ad aspettare 5 secondi. Ma metà degli intervistati ha dichiarato che allo scadere dei 5 secondi abbandona il tentativo, spesso per rivolgersi altrove.

L’Italia tra i paesi europei è in forte crescita quanto a penetrazione dell’uso del web, anche perché parte da un livello di diffusione più basso della media.
Massimo Zompetta, South Europe Regional Director di Compuware ha poi ricordato quanto forte sia l’aumento delle transazioni attraverso dispositivi mobili nel mondo, stimato nel 2011 in 240 miliardi di dollari, che secondo gli analisti dovrebbero diventare 670 miliardi già nel 2015.

Per mettere le aziende in grado di rispondere efficacemente a queste esigenze del mercato, Compuware vuole essere in prima fila con la sua soluzione Gomez con dynaTrace capace di monitorare e ottimizzare le prestazioni attraverso tutta la catena che va dall’app mobile al Data center passando per la transazione via Cloud.