Guglielmo è un wireless Internet provider emiliano con una bella carica di innovazione. Tra i suoi progetti c’è BabelTEN che fa parlare tra loro reti diverse

Al Mobile Forum di Innovation Group abbiamo incontrato Giovanni Guerri, Ceo e Presidente di Guglielmo, una srl nata a Reggio Emilia nel 2004, che prende il nome dal grande Marconi e ha ottenuto dal Ministero delle Telecomunicazioni l’autorizzazione a operare come Wisp, ovvero wireless internet service provider. Guglielmo lavora con la Pubblica amministrazione e con i privati, costruendo soluzioni per aree pubbliche con connettività aperta ma sicura, come richiesto da amministrazioni locali o esercizi commerciali. Ma la vera potenzialità di Guglielmo è nelle idee, che hanno portato la società registrare brevetti interessanti come BabelTEN. Per Guerri il sistema è già commercializzabile e presto ci sarà un accordo con un operatore per le prime applicazioni. Il prodotto sarà presentato al mercato a marzo ed è destinato principalmente al settore degli Mvno (Mobile virtual network operator), anche se può essere interessante anche per un operatore tradizionale. L’operatore virtuale con questo sistema può infatti usare in modo nuovo il Wi-Fi e risparmiare sulle tariffe che deve corrispondere all’operatore reale (Mno). “Credo che entro il 2012 riusciremo a portare la nostra soluzione su due operatori nazionali importanti, per cui non parliamo più di una fase di sperimentazione ma di un vero e proprio prodotto finito”.
L’algoritmo è stato brevettato perché consente di evitare l’effetto ping-pong, quindi le problematiche di passaggio nelle zone di confine tra aree coperte da Wi-Fi e quelle servite da rete 3G. I sistemi tradizionali generano infatti un continuo rimpallo nelle aree di passaggio tra le due reti, rendendo instabile la connessione, mentre BabelTEN risolve il problema, mantenendo i device agganciati alle condizioni migliori.
Altra situazione risolta da BabelTEN riguarda il passaggio tra sistemi di autenticazione basati su Sim a quelli Radius, tipicamente usati da sistemi Ip in mobilità. Questo passaggio, sfruttato dai wireless service provider, se non gestito introduce delle latenze che possono degradare in modo significativo le prestazioni della connessione. Per l’utente l’identificazione risulta, con BabelTEN, del tutto trasparente. In questo modo l’operatore ha la possibilità di creare servizi basati su infrastrutture miste offrendo agli utenti un servizio comunque di qualità elevata. “Oppure il provider può appoggiarsi alle nostre reti” aggiunge Guerri, “immagini di essere in un hotel in cui tutti a una determinata fascia oraria cercano di connettersi con il 3G, ovviamente questa non funzionerà perché tutti avranno accesso alla stessa stazione radio base. Gli utenti cercheranno di ripiegare su una connessione Wi-Fi e con questo algoritmo l’operazione è del tutto trasparente”.
Guglielmo infatti, come Wisp importante sul territorio nazionale, può disporre di una rete costituita da circa 2000 location e più di 10.000 access point di cui il 70% destinato al mercato enterprise, mentre il 30% rappresenta hot spot riservati alla Pubblica amministrazione.
Quindi con BabellTEN se il segnale 3G è sufficientemente buono si rimane su questa rete, mentre a discrezione degli utenti, quando la qualità degrada si può passare al Wi-Fi, secondo l’approccio always best connected. Naturalmente questo poteva già essere fatto su reti private, ma la vera novità della soluzione di Guglielmo è l’applicazione anche a reti pubbliche. “Stiamo cercando di proporre la nostra soluzione anche a livello internazionale, mentre in Italia ci sono almeno tre grossi operatori interessati”. Peraltro una soluzione del genere sarà perfettamente applicabile anche alle reti Lte di prossima generazione. Ma Guglielmo ha anche nuovi progetti, ai quali si sta applicando la sua attiva divisione di ricerca e sviluppo. Si tratta di soluzioni Machine-to-Machine (M2M) e Vehicular-to-Vehicular (V2V) che permetterebbero di sfruttare quantomeno la rete di Guglielmo per l’identificazione e il monitoraggio di oggetti anche in movimento, raccogliendo i dati e elaborandoli per gli scopi più diversi e con investimenti contenuti per il basso costo delle soluzioni Wi-Fi. Un’applicazione tipica potrebbe essere quella delle smart grid per attività di monitoraggio urbano per la Pubblica amministrazione.