Le tecniche avanzate di visualizzazione sono un elemento chiave per sfruttare strumenti analitici. Sas ne ha fatto il punto di forza della sua offerta. Se ne è parlato anche durante il Sas Forum.

Una gran folla si è accalcata intorno alla moderna sala che ha ospitato la sessione plenaria del Sas Forum 2012. Quasi mille persone nella sede gremita della vecchia Fiera di Milano e oltre trecento in piedi, ad affollare il corridoio.
Un successo che più di ogni discorso è il segno inequivocabile di come argomenti legati al concetto di Business Intelligence, un tempo considerati oscuri, onerosi ed elitari, stiano prepotentemente conquistando l’interesse dell’It e del marketing aziendale.
E non si parla più solo di imprese enormi con budget proporzionati.
Certo, molti sono venuti più che altro per curiosare e per il 2012, vista l’aria che tira, i portafogli delle aziende resteranno in buona misura sigillati, ma il percorso è tracciato e prima o poi tutti dovranno trovare un modo di usare, filtrare e soppesare quei Big data che faticosamente vengono raccolti da data center sempre più vicini al punto di rottura.

 

 

La via d’uscita

Marco Icardi, Amministratore delegato di Sas Italia, ha aperto i lavori riconoscendo le difficoltà degli ultimi tre anni ma al tempo stesso le straordinarie opportunità del settore. Secondo Icardi: “Il periodo difficile ha portato molte imprese a concentrarsi su riduzione dei costi ed efficientamento dei processi, ma con l’acuirsi della crisi diventa necessario anche ripensare alcuni modelli di business”. Tra i più interessanti elementi di supporto alle imprese che possono derivare dalla Business intelligence e dal data mining ci sono nuovi metodi per rendere efficaci le campagne di marketing, un più intelligente pricing delle merci per il mondo retail e soprattutto l’ottimizzazione dei portafogli finanziari. Per questo recenti ricerche, come quella voluta dal Politecnico di Milano, concordano nel mettere la Business intelligence al primo posto tra i desideri della maggioranza dei Cio italiani.
Altra spinta agli investimenti in questo settore deriverà dai grandi volumi di dati provenienti dai social network, che aggiungono alle analisi un fattore di complessità e varietà che richiede nuovi strumenti per essere governato. Per contro il valore dei dati cresce e con esso i vantaggi per le aziende che saranno in grado di sfruttarli al meglio. La situazione di partenza è comunque delineata da uno studio di Gartner, che sottolinea come l’85% dei dati utili a cui le aziende potrebbero accedere resta sommerso nei meandri dei sistemi informativi delle società, mentre potrebbe trasformarsi in un asset di grande valore. La vera sfida della Business intelligence nel 2012 è affrontare l’intero percorso delle informazioni, dall’accesso ai dati dispersi in diversi sistemi gestionali e database, alla fase di estrazione e integrazione dei dati per migliorarne la qualità, per poi immagazzinarli in sistemi ad alte prestazioni. Secondo Icardi è questo il valore aggiunto di Sas in questo settore, la possibilità di integrare tutto il percorso in un’unica piattaforma, oltre al fatto di saper ragionare con i clienti in un ottica di medio-lungo periodo, sostenendoli anche in una situazione di crisi.

 

Visual analytics

In Sas il termine Business intelligence è stato bandito a favore di Business analytics. La società ha recentemente lanciato la nuova soluzione Sas Visual Analytics che utilizza un’interfaccia intuitiva per consentire a una vastissima gamma di utenti di condurre potenti analisi sui dati. La soluzione, che parte della suite Sas High-Performance Analytics, permette di esplorare visivamente i dati a una velocità elevata e condividere le analisi con altri, ovunque, mediante Web o iPad. In particolare Sas Visual Analytics integra le principali funzionalità analitiche del settore quali architettura in-memory, esplorazione intuitiva dei dati, supporto Hadoop e molteplici modalità di information-delivery, inclusi i tablet. È il solo engine in-memory, progettato specificamente per la visualizzazione di grandi moli di dati a livello aziendale su hardware poco costoso e non proprietario. “Questa soluzione – spiega Angelo Tenconi, Analytics & Technology Development Director di Sas – risolve numerose problematiche di business. Per esempio, il responsabile delle campagne di marketing presso un dettagliante con centinaia di punti di vendita e numerosi canali di vendita online ha bisogno di indicazioni next-best-offer più rapide e sofisticate per i clienti. Sas Visual Analytics consente agli analisti di prendere in esame tutti i dati delle vendite online, dei punti di vendita, informazioni su anagrafiche esterne e attività dei social media. Si può analizzare l’intera popolazione per determinare l’offerta o l’interazione migliore invece di utilizzare un campione, giungendo rapidamente e direttamente a indicazioni precise e puntuali, che possono essere facilmente distribuite”. Sas ha altresì arricchito la propria offerta in ambito marketing proponendo la suite Sas Integrated Marketing Management (IMM). “Obiettivo dell’IMM – precisa Tenconi – è avere un approccio integrato verso tutti i canali e tutti i processi di marketing per garantire al cliente un’esperienza olistica continua e senza strappi”.In Italia usano tecnologie Sas, Nectar Italia, il primo programma di coalition marketing indipendente nazionale, che ha scelto Sas per migliorare la conoscenza della propria clientela e distribuire informazioni di business strategiche ai propri partner, e Ing Direct, uno dei più importanti gruppi bancari e assicurativi al mondo, che per analizzare i comportamenti di acquisto dei propri clienti ha scelto i Business Analytics di Sas. Tracciare i comportamenti dei clienti non è più sufficiente.
Il Data mining di Sas ha permesso alla società di analizzare altri elementi indispensabili per comprendere i trend del mercato e formulare azioni correttive, a conferma che ogni azione verso il cliente deve necessariamente avere il giusto tempismo ed essere comprensibile in pochi secondi per poter funzionare.