Garantisce ancor più velocità a livello decisionale potendo fare analisi anche sofisticate e predittive attraverso un tablet. Le opportunità di business legate alla nuova intelligence dei Big Data in questo momento sono colte principalmente dai settori finance e Tlc, ma altri settori sono in lista. La vision di Giorgio Dossena, Product Manager Business Intelligence.

Nella grande arena della nuova ‘Big Intelligence’ che vede nell’analisi in real-time dei Big Data l’elemento differenziante rispetto al passato anche in ambito mobile, SAS sta giocando un importante ruolo puntando sugli High Performance Analytics e su SAS Visual Analytics. “I primi – ci dice Giorgio Dossena, Product Manager Business Intelligence di SAS – permettono di leggere quantità enormi di dati, i secondi di dare una visione corretta delle informazioni. La velocità è l’elemento comune. SAS Visual Analytics consente agli utenti evoluti di esplorare visivamente i dati per proprio conto, per estrarre correlazioni e identificare fenomeni nascosti, che gli strumenti di reporting classici non possono assicurare con la stessa efficacia. I vantaggi della soluzione sono duplici. Lato business, permette agli utenti di navigare le informazioni di dettaglio, in modo contestuale alla raccolta dei dati e quindi molto vicine al time-to-market. Informazioni che successivamente possono essere distribuite via Web e su device mobili. Dal lato IT, il vantaggio si traduce in un considerevole aumento della velocità di produzione delle informazioni per l’utente finale, che permette di superare i passaggi tradizionali tra le gerarchie di database”.

 

Più veloci in mobilità
Da quanto Dossena ci racconta appare evidente che ad accelerare questo percorso di trasformazione, c’è un importante trend “collaterale”: la mobility, che diventa un importante acceleratore, perché garantisce ancor più velocità a livello decisionale potendo fare analisi anche sofisticate e predittive attraverso un tablet. Le opportunità di business legate alla nuova intelligence dei Big Data in questo momento sono colte principalmente dai settori finance e Tlc, ma la conoscenza in mobilità e in real-time dell’andamento delle vendite, per fare un esempio, o del comportamento di un utente/cliente che potrebbe avere una forte influenza sulla sua schiera di amici e parenti possono diventare fattori critici di competitività anche per il mondo manufacturing o il settore retail. “In questo scenario, precisa Dossena, rendere disponibile a tutti i decisori informazione e conoscenza su ciò che sta accadendo in azienda e fornire a specifiche tipologie di utenti informazioni affidabili e pertinenti è una conditio sine qua non.

 

La conferma dai numeri

Come evidenzia la ricerca dell’Osservatorio New Tablet & Business Application della School of Management del Politecnico di Milano, il 56% dei CIO ha già introdotto dispositivi tablet all’interno della propria azienda con piena soddisfazione per il 66%. Tra i CIO che non li hanno ancora adottati (44%) la maggioranza è intenzionata a introdurli. Ma tra coloro che dichiarano di non avere intenzione di adottarli circa 3/4 non ha personale in mobilità da supportare o non trova il dispositivo più adatto al proprio business oppure ha adottato da poco un altro device.Le soluzioni in mobilità permettono di superare i limiti legati strettamente alla dislocazione territoriale. Con l’adozione di dispositivi sempre più portatili (peso e dimensioni) e sempre più connessi (connessione dati flat) è possibile in qualunque luogo e in qualsiasi momento monitorare il proprio business attraverso la fruizione di informazioni affidabili in modalità funzionale, intuitiva e di rapida consultazione”.

Si sa che soluzioni mobili sicure e collaudate permettono ai decisori aziendali di mantenere riferimenti e punti di contatto verso il cliente e verso le diverse strutture che compongono l’ecosistema “azienda”. Spostando il focus dal top management di un numero crescente di imprese verso i comparti più operativi, la mobility è infatti in grado di fornire elementi precisi e caratterizzanti delle informazioni utili all’operatività del singolo individuo. La strategia di SAS è una ulteriore conferma. “Si pensi, è il commiato di Dossena, ad esempio alla capacità di mantenere sempre sotto controllo il proprio portafoglio clienti, piuttosto che lo stock del proprio store o le performance dei propri apparati. Tutti indicatori utili e funzionali, che devono essere presi sempre in esame dai responsabili commerciali, dagli store manager oltre che dai responsabili dei sistemi informativi.