La particolare intranet, alimentata da IBM Connections e Microsoft SharePoint, per Electrolux ha numeri imponenti, mettendo in comunicazione più di 100 portali di informazioni.

Un esempio interessante e particolare di collaboration è quello che vede come protagoniste IBM ed Electrolux, che da alcuni mesi si avvale del social software IBM per collegare i suoi dipendenti in 60 paesi e per favorire un livello più profondo di innovazione e condivisione della conoscenza.

 

Nel sistema sono coinvolti i più diffusi dispositivi mobili, inclusi ovviamente i tablet. Poiché il cuore dell’organizzazione di Electrolux è alimentato dalle innovazioni promosse dai suoi collaboratori, la possibilità di accedere ai contenuti e di collaborare in tempo reale è cruciale. Sia che si trovino fuori ufficio o in sede, i dipendenti possono trovare esperti e acquisire preziosi elementi di conoscenza dai dati presenti sul portale intranet della loro azienda, sulla piattaforma di social networking IBM Connections e tramite il software di messaggistica istantanea IBM Sametime.

 


La intranet, alimentata da IBM Connections e Microsoft SharePoint, contiene più di 100 portali di informazioni, gestiti da più di 450 redattori, e conta 15.000 lettori mensili e 9.000 lettori quotidiani. Con oltre 1.100 spazi di collaborazione con 8.500 membri, i dipendenti di Electrolux interagiscono in un modo che i manager della società di elettrodomestici considera molto efficace. 
Ad esempio, usano il microblogging IBM Connections per diffondere rapidamente le informazioni in tutta l’organizzazione, tra cui idee su nuovi prodotti e customer care e annunci strategici dell’organizzazione.


 

I dipendenti di Electrolux hanno inoltre accesso a un dashboard di collaborazione sociale. Attraverso l’integrazione dell’e-mail di Lotus Notes e della messaggistica istantanea di Sametime, i dipendenti possono trascinare una e-mail in un’attività di Connections e discuterne con i colleghi in una “finestra” specifica. Ciò sempre allo scopo di favorire un migliore coinvolgimento del team e offrire una panoramica più completa del progetto, con la possibilità anche di ridurre la presenza di allegati nella casella di posta.

 

“Il nostro obiettivo, in definitiva – commenta Ralf Larsson, Director Online Employee Engagement and Development di Electrolux – è consentire ai nostri dipendenti di avere accesso a contenuti e a strumenti di collaborazione in qualunque momento e da qualunque luogo. Collaborando con IBM, essi sono più coinvolti e più connessi ai processi di business, che li aiutano ad ampliare la portata dell’innovazione dei prodotti”. Per un’immagine sull’impatto prodotto dai dispositivi mobili rispetto al modo di collaborare dei dipendenti in tutto il mondo, è possibile visitare questo link.

 


Più innovazione dal social?


Indubbiamente il social business può consentire alle aziende una scalabilità con modalità nuove e la generazione di una maggiore innovazione all’interno dell’organizzazione. Ne è convinto Alistair Rennie, General Manager, Social Business, IBM. “Le organizzazioni possono connettersi senza soluzione di continuità e condividere informazioni attraverso una rete globale di clienti, partner e dipendenti, grazie alla potenza del social business”. Tutto sta a vedere fino a che punto i dipendenti sono disposti a impegnarsi in questa attività, quali incentivi e/o quali freni esistono.
IBM è in prima linea anche in questa corsa. Essa è stata nominata da IDC l’azienda numero uno in termini di quota di mercato mondiale per le piattaforme di social collaboration per le imprese: nel 2011 ha registrato una crescita più rapida rispetto ai suoi concorrenti e quasi due volte più rapida del mercato complessivo, cresciuto di circa il 40%. Secondo le previsioni di IDC, il mercato delle piattaforme di social collaboration per le imprese è destinato a raggiungere 4,5 miliardi di dollari entro il 2016, con una crescita del 43 percento nell’arco dei prossimi quattro anni.
Con l’aumento di questa domanda, le organizzazioni sono sempre alla ricerca di modi per adottare le funzionalità del social software in modo da trasformare ogni parte delle loro attività aziendali, dal marketing alla ricerca, all’innovazione e alle risorse umane, ma non dispongono degli strumenti per acquisire dati sull’enorme flusso di informazioni e per utilizzarlo in modo significativo. Oggi più del 35 percento delle aziende Fortune 100 ha adottato le offerte di social software IBM, tra queste otto delle prime 10 aziende del retail e banche. Le ragioni? Le imprese, dicono analisti di IDC, riscontrano un incremento significativo della produttività e un aumento del valore con l’implementazione di soluzioni di social software, in grado di fornire supporto grazie alla possibilità di riunire persone, dati, contenuti e sistemi in tempo reale e di prendere decisioni aziendali critiche più efficaci. A questo punto c’è da sperare non sia solo una moda o un foco di paglia ma si consolidi nel tessuto aziendale.