Semplicità e trasparenza sono gli attributi che servono allo storage moderno, per facilitare la vita agli addetti IT, mantenere efficace l’infrastruttura e lasciare più tempo alle attività di business.

Le più recenti soluzioni dei vendor di storage hanno sicuramente loro peculiarità, ma sono accomunate dalla tendenza alla semplicità. È come se le necessità dei clienti, legate alla crisi in corso, abbiano suggerito una strategia condivisa mirata a fornire soluzioni in grado di facilitare una maggiore focalizzazione sulle attività di business e di ridurre il tempo operativo necessario alla gestione dell’infrastruttura di storage e delle attività ad essa collegate.
La semplicità può essere ottenuta attraverso infrastrutture più semplici e auto-sufficienti, che non richiedono interventi continui, o il ricorso a realtà esterne in grado di garantire continuità e qualità del servizio facilitando il lavoro del dipartimento IT aziendale. Qui ci occupiamo del primo aspetto per capire a chi ci si deve rivolgere alla ricerca della soluzione ideale.

 

Le offerte dei player
Tutti i leader di mercato hanno negli ultimi anni reso più semplici, integrate e trasparenti le loro soluzioni. EMC ha fatto della semplicità in ambienti virtualizzati la chiave per una maggiore efficienza e performance. Dell ha puntato sulla convergenza di storage, server, networking e strumenti di gestione IT per migliorare la semplicità di gestione e le performance dei Data center. NetApp ha puntato su un portafoglio di prodotti integrato che può servire alle medie aziende per la implementazione di infrastrutture semplici, flessibili ed efficienti pur nella limitatezza di risorse e di budget. IBM ha puntato molto sulla virtualizzazione come strumento utile per gli amministratori alla ricerca di maggiore produttività e minori oneri di gestione e sta estendendo la sua gamma con soluzioni low cost molto appetibili.

 

Uno sguardo ai meno noti

Ma guardando anche oltre i vendor più blasonati, il mercato dello storage è molto più variegato e ricco in termini di protagonisti e soluzioni disponibili, e ci sono tendenze da cogliere. Uno spaccato di questo mercato è stato proposto su Wikibon da Scott Lowe. Tra i molti vendor presi in considerazione Scott Lowe ha individuato Tintri, Drobo e Coraid, come le realtà che meglio di altre stanno capendo i nuovi bisogni IT delle aziende e fornendo soluzioni adeguate ad intervenire per ridurre tempi di latenza e nella gestione della infrastruttura di storage.
L’approccio di Tintri è di focalizzarsi sull’applicazione per monitorare costantemente le performance della stessa e fornire all’amministratore di sistema informazioni sufficienti per interventi rapidi e risolutivi. Lo fa investigando a fondo sulle ragioni dei colli di bottiglia o delle mancate prestazioni e raccogliendo una quantità di statistiche sufficienti a permettere un intervento immediato e accurato del gestore di sistema finalizzato ad escludere lo storage dalle cause del problema o ad identificare con precisione cosa nello storage in uso non stia funzionando. I vantaggi della soluzione di Tintri stanno nella velocità con cui è possibile intervenire con azioni correttive e nell’accuratezza con cui è possibile farlo grazie alla maggiore trasparenza del problema. Le informazioni raccolte da Tintri facilitano anche i processi decisionali sugli interventi da effettuare sullo storage. I dati che Tintri fornisce sulle performance delle componenti di storage indicano con precisione la capacità di storage disponibile e il livello di prestazioni richiesto per ogni tipo di attività.
Un’altra soluzione interessante è fornita, soprattutto alle PMI, da Drobo, una realtà che è passata dalla fornitura di apparecchiature storage connesse direttamente ai sistemi, a soluzioni iSCSI condivise. La soluzione Drobo BeyondRAID è pensata per una pianificazione migliore della ridondanza in termini di capacità di storage e presenta dei meccanismi di protezione dei dati che facilitano la scelta e le decisioni di un amministratore di sistema nell’allocazione automatizzata delle risorse. La soluzione supporta dischi flash con processi specializzati che ne assicurano l’impiego e le prestazioni. Funzionalità flash simili sono integrate anche nella soluzione storage di Tintri menzionata sopra.
L’altra soluzione individuata da Scott Lowe come in grado di semplificare la vita dei dipartimenti IT aziendali è quella di Coraid, basata su protocolli di trasporto ATA-over-Ethernet (AoE). Come Tintri e Drobo anche Coraid ha puntato tutto sulla semplicità e sulla trasparenza dei processi con la finalità di rendere facile l’operatività e rapidi i processi decisionali.

 

Storage come lavatrici
Le tre soluzioni menzionate, oltre a quelle dei maggiori leader di mercato, descrivono un mercato dello storage sempre più caratterizzato da componenti IT che assomigliano ad elettrodomestici casalinghi che non richiedono alcun intervento nella fase di installazione e configurazione e sono sempre più semplici e facili da amministrare ed usare. L’infrastruttura che ne deriva e che li comprende è più integrata ed automatizzata di quanto non fosse in passato e può portare ad importanti riduzioni dei costi operativi, purtroppo anche attraverso la riduzione di personale, e ad un riposizionamento delle risorse storage a scopi di business. L’IT con le nuove apparecchiature di storage può contribuire alla riduzione dei costi e alla produzione di nuovo valore per l’intera organizzazione aziendale.