Con il lancio di Surface Microsoft ha fatto capire con chiarezza quale direzione sta prendendo l’industria dei Pc. E malgrado la sofferenza generale del mercato, i numeri confermano questa tendenza anche in Italia.

[section_title title=Il Pc sarà solo tablet]

Leggero come un iPad, poco più costoso di un netbook e soprattutto touchscreen. Questo recita la carta d’identità del Pc di domani. Un tablet, dunque, sia per l’uso domestico che per le attività produttive, grazie a soluzioni modulari che aggiungono tastiere, autonomia e connessioni solo quando servono.

Un prodotto estremamente mobile, nato per fare la spola tra casa e ufficio ogni giorno, per assisterci durante i meeting e accompagnarci in vacanza o sull’aereo nei viaggi di lavoro. I vantaggi di questo approccio sono evidenti, ma ci sono anche limiti e dubbi sull’efficienza e la sicurezza delle piattaforme, che fanno capo a Microsoft, Google e Apple.

 

I dati parlano chiaro

Anche in Italia l’ultimo rapporto Sirmi presenta una tendenza inequivocabile. Il calo anno su anno delle unità consegnate di Pc desktop sfiora il 15%, mentre i notebook si riducono del 6,3 % e i netbook si avviano a scomparire definitivamente. Per contro i tablet venduti nel 2012 sono stati 2,1 milioni, l’89% in più rispetto all’anno precedente.

A vincere, al di là della contrazione dovuta alla situazione economica, è l’esigenza di mobilità, che i nuovi device incarnano come mai prima d’ora. Il Byod, non ancora del tutto compreso e accettato dalle aziende italiane, si sta imponendo con la forza delle scelte dei consumatori, che spesso preferiscono lavorare con i propri device che armeggiare con i vecchi client. In questo campo sono ancora i notebook più raffinati, i cosiddetti ultrabook, a suscitare il maggior interesse, ma i tablet potrebbero conquistare anche questo segmento con l’arrivo di modelli ad alte prestazioni.