Un nuovo report commissionato da Schneider Electric supporta i fornitori di servizi di co-locazione nelle prossime decisioni di business

Schneider Electric, in collaborazione con 451 Research, ha svolto un sondaggio che ha coinvolto 450 decision maker in ambito co-location negli Stati Uniti, Australia, Europa e Cina.

Le informazioni ottenute dall’indagine sono state raccolte per fornire un utile supporto ai co-locator nelle loro future decisioni di business.

Man mano che la domanda di data center in co-location cresce, il ruolo del colocator assume, infatti, maggiore importanza, e fa parallelamente intensificare le sfide e le prove da affrontare.

La prima sfida per i co-locator: mantenere i clienti
Chiamati a rispondere a necessità sempre più mutevoli in un quadro di tecnologie emergenti come l’Internet of Things (IoT), l’edge computing di nuova generazione e il cloud computing, i principali co-locator stanno sempre più ampliando la propria offerta di servizi.

Non a caso, l’indagine condotta da 451 Research ha identificato diversi servizi a valore aggiunto che rispondono perfettamente alle mutevoli esigenze dei clienti se non vogliono che questi non spostino le proprie applicazioni IT dai data center di co-location per affidarsi al cloud pubblico.

Visibilità, trasparenza, ridondanza, flessibilità e riduzione costi
Nel corso della ricerca è emerso chiaramente che ci sono molti modi per guadagnare e mantenere il vantaggio competitivo tra altre opzioni di hosting. Con l’82% degli intervistati ha, infatti, affermato che è importante che i servizi cloud siano ospitati nello stesso data center dove si trova anche l’infrastruttura IT in co-location, i provider possono trasformare quello che può sembrare un pericolo in un’opportunità. Inoltre, ulteriori dati contenuti nel report possono dare ai colocator qualche spunto in più per distinguersi dai competitor.

Il 65% dei clienti intervistati ha, poi, dichiarato di essere più disposto ad affidarsi a un provider che ha implementato soluzioni di gestione dell’infrastruttura dei data center. Anche altre tecnologie come le batterie agli ioni di litio, la capacità modulare prefabbricata on-demand (PFM) e il raffreddamento diretto hanno suscitato molto interesse da parte dei clienti.

Inoltre, ben l’82% degli intervistati ha dichiarato di essere interessato a utilizzare più servizi a distanza dal proprio fornitore di servizi di co-location per controllare o monitorare quello che sta succedendo tramite un portale online. Per i provider, ciò offre l’opportunità di ampliare o introdurre nuovi servizi e di avviare nuove opportunità per la loro attività.