Già oggi i navigatori trascorrono diverse ore alla settimana sui social network. Il nodo dello sviluppo di Internet rimane la banda larga

La digitalizzazione è destinata a permeare sempre di più ogni ambito della nostra esistenza. L’ennesima conferma è arrivata dal convegno “Digital Life”, organizzato da Mat Edizioni in occasione di Smau, nel corso del quale sono state presentate le prime anticipazioni di un’indagine TNS sulle caratteristiche di quella che oggi è diventata la vera avanguardia della digitalizzazione, ovvero la rete Internet. Lo studio, condotto a livello globale con quasi 50.000 interviste a utenti Internet non professionali, ha messo in evidenza come la frequentazione del Web assolva a bisogni estremamente diversificati, che vanno dall’intrattenimento puro alla gestione di aspetti pratici, senza dimenticare la ricerca di informazioni e conoscenza. La lettura dell’e-mail personale rimane ancora l’attività maggiormente praticata dalla maggioranza degli utenti (87% in Italia e 72% a livello globale), ma per quanto riguarda la quantità di tempo dedicato è stata ormai sorpassata dai social network: nel mondo si spendono nel Web 2.0 4,6 ore alla settimana (addirittura 5,2 in Italia) contro le 4,4 dedicate al mailing. Il PC di casa è sempre il principale punto di accesso alla Rete per l’utenza non professionale, ma la navigazione tramite smartphone e cellulari ha ormai raggiunto una quota decisamente interessante: il 26% dei navigatori mondiali (il 15% in Italia) ha fatto utilizzo dei sistemi mobile per accedere a Internet e tutto lascia presagire che questa percentuale nel prossimo futuro crescerà sempre di più. In Cina, ad esempio, si è già arrivati a una quota del 40% di navigatori mobile. L’aspetto più sorprendente della ricerca è che, una volta adottato, il digitale diventa subito il principale media di riferimento: il 90% degli utenti italiani utilizza Internet giornalmente, mentre la frequenza della TV si riduce al 53% e quella della radio al 46%. Il dato, del tutto analogo a quello che si riscontra negli altri paesi occidentali, fa comprendere le straordinarie potenzialità commerciali del mezzo Internet che però, per essere sfruttato appieno, deve ulteriormente migliorare le proprie capacità tecniche. Ad esempio la videocomunicazione sul Web, ha spiegato l’amministratore delegato di Cisco Italia, David Bevilacqua, che pure è destinata in futuro a occupare la maggior parte della banda disponibile, è oggi ancora a un livello estremamente deficitario: “Di solito quando assistiamo a una webconference sembra che il nostro interlocutore si trovi sulla Luna: l’immagine è spesso di bassa qualità e viaggia del tutto scoordinata con l’audio – ha commentato Bevilacqua -. Eppure i video potrebbero avere una grandissima importanza in tantissimi ambiti. Penso al mondo del business, dove si è assistito a un boom delle videoconferenze dopo la recente paralisi del traffico aereo determinata dall’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull. Oppure alle grandi possibilità della telemedicina o della formazione a distanza. Per questo sono convinto che l’implementazione della banda larga sia una priorità fondamentale per lo sviluppo del Paese”. Di un ulteriore miglioramento tecnologico del mezzo Internet potrebbe beneficiare anche l’editoria, attualmente impegnata in una delicata fase di riconversione produttiva. Ma già oggi il 55% degli utenti italiani ricerca quotidianamente sul Web informazioni e dunque Internet è una sfida che non può non essere affrontata, come testimonia il caso di Mat Edizioni: “Le nuove tecnologie sono state pesantemente introdotte nella nostra giovane realtà editoriale – ha dichiarato Gianfranco Stucchi, direttore editoriale di Mat Edizioni – Ad esempio Linea Edp, la più vecchia rivista italiana del mondo dell’informatica, è stata sottoposta a un profondo restyling e oggi può essere vista persino sui tablet. In linea generale la nostra politica è quella di utilizzare al meglio tutte le piattaforme mediatiche esistenti”.