Cloud Computing: perché le aziende non devono perdere questo treno di innovazione

Come molte volte è capitato nel settore dell’ICT quando si annunciano nuovi paradigmi tecnologici e/o soluzioni radicalmente innovative nei loro potenziali impatti sul mercato e la concorrenza, ma che poi sono risultati dei flop, oppure solo delle intelligenti operazioni di marketing, oppure semplicemente delle evoluzioni prevedibili di ciò che già esisteva, anche per il Cloud Computing il rischio è quello di limitarsi a schierarsi tra il partito degli ottimisti o quello dei realisti/pessimisti e aspettare a vedere come va a finire. Al di là delle valutazioni espresse da molti analisti che prevedono che la spesa in Cloud Services raggiungerà la cifra di circa 50-60 B$ tra 2 anni, è ragionevole comunque pensare che siamo di fronte ad un altro fenomeno che col tempo potrà essere ridimensionato? Noi pensiamo che la risposta possa essere certamente già da oggi: no!
I motivi non sono solo legati al dispiegarsi in dimensioni significative di alcune delle forze tecnologiche che stanno alla base e rendono oggi possibile il modello di Cloud Computing e di servizi Cloud e che sono sintetizzabili in:

 

  • La diffusione e l’ampia disponibilità di collegamenti a Internet ad alta velocità che ha reso il Web non solo la piattaforma di comunicazione/interazione/conversazione/condivisione ma anche quella che le aziende possono utilizzare per la delivery di prodotti e servizi sempre più sofisticati e specializzati, così come già siamo abituati ad usare servizi quali email, search, social network, pagamenti etc.;
  • La comparsa sul mercato dell’ICT di player che fanno del modello “As a Service” il loro core business;
  • L’emergere e il consolidarsi di Computing Power Players nuovi e vecchi (da Google, Amazon a IBM. Microsoft, HP, EMC, Cisco, SAP, etc.) o i prossimi venturi come le aziende di telecomunicazione che stanno costruendo le prossime “Centrali di Servizi Pubblici” di ICT

Queste forze convergono virtuosamente e presentano soluzioni ad aspetti strutturali che impattano gli economics dell’IT nelle aziende. In molte ricerche e analisi, nella maggior parte delle aziende, i costi variabili associati all’IT sono circa il 30-35%, il resto sono costi fissi relativi a investimenti in infrastrutture tecnologiche e alle risorse umane per gestirle. L’opportunità principale è quindi trovare un modello di IT sostenibile e resiliente capace di far ridurre la spesa totale sensibilmente, variabilizzando una gran parte dei costi fissi e ottimizzando il mix della spesa totale attraverso investimenti mirati. Il Cloud Computing diventa così l’elemento strategico di un processo di trasformazione dell’IT che faccia uso di economie di scala non solo interne ma ora anche esterne, per ridurre i costi totali operativi dell’IT come % dei ricavi aziendali anche a fronte di un possibile aumento rispetto al totale dei costi operativi: qui sta la differenza tra una strategia di ottimizzazione della spesa IT e semplicemente il taglio dei costi IT.

Nella presente e futura situazione economica l’opportunità offerta dal Cloud Computing è di spostare il tradizionale modello di spesa IT basato sulla predominanza dei costi fissi a un modello a costi variabili attraverso l’uso di servizi abilitati da uno stack di infrastrutture tecnologiche e di applicazioni che soddisfino almeno 3 standard operativi fondamentali:

  • abbassare la spesa in conto capitale
  • variabilizzare il costo delle operation IT adottando un prezzo a consumo,
  • avere delle piattaforme ICT e applicazioni facilmente scalabili.

Il modello Cloud Computing è in parte l’evoluzione di quanto veniva identificato come Utility Computing, in particolare per le sue componenti tecnologiche meno differenzianti per il business, ma a cui si sono aggiunti componenti di offerta molto più articolate.
Non abbiamo spazio né intenzione in questa nota per dare un’altra definizione di Cloud Computing e di elencare le diversità tra i vari segmenti con cui ormai si identifica il Cloud Computing, quali IasS (Infrastructure as a Service con focus in primis ad offrire capacità elaborativa e di storage), PaaS (Platfrom as a Service che significa offrire ambienti di sviluppo completi), SaaS (Software as a Service che significa offrire applicazioni sw) e i vari modelli proprietari che vanno dal Private al Public passando per il Cloud Ibrido. Le grandi opportunità per il management delle aziende utenti e del mercato sono le seguenti:

 

  • Cambiare gli economics e la struttura dei costi dell’ICT spostando l’asse dal capitolo “investimenti” a quello delle “spese operative”, variabilizzandone la dinamica in funzione del business stesso;
  • Il Cloud Computing cambia le modalità e le strategie di sourcing di asset tecnologici e dei servizi ICT e di conseguenza le modalità di gestione e di consumo degli stessi, di conseguenza di come l’ICT deve essere gestito tra funzioni IT e funzioni business;
  • Il Cloud Computing sta cambiando la struttura del settore ICT e dei players che domineranno il mercato;
  • Il Cloud Computing può diventare una piattaforma per fare innovazione e sviluppare nuovi prodotti e servizi in molti settori oltre a quello dell’ ICT.

Una recente ed approfondita ricerca svolta da HfS Research con la London School of Economics, rivolta ad IT e Business Manager di circa 1000 aziende in Europa, che verrà presentata in modo più esaustivo alla prossima conferenza “CLOUD FORUM 2011: THE CLOUD: Siete pronti?” organizzata da The Innovation Group il prossimo 29 Marzo all’Hotel Westin Palace di Milano, mostra che anche dal lato della domanda il Cloud Computing è una realtà e un treno di innovazione che non si può perdere. In particolare come mostrato nella Fig. 1 è ormai evidente come il Cloud Computing sia considerato un fattore strategico e di discontinuità per fare innovazione di business e organizzativa nelle aziende .

Exhibit 1: Business innovation Drives Interest in Cloud from both IT and Business


What is your general opinion about Cloud Business Services?

 

Source: HfS Research and The Outsourcing Unit at the London School of Economics, November 2010

 

Sono molti e concreti i vantaggi e i benefici attesi e/o promessi dal Cloud Computing ed inoltre (vedi Fig 2) sono molto più evidenti e pronunciati i vantaggi percepiti dai Business Managers quali la ottimizzazione dei costi, la velocità di avere nuove applicazioni/servizi pronti, la potenzialità di trasformare modelli di business e i servizi stessi dell’azienda.
 

Exhibit 2: Business Get the Cloud: Leaner, Faster and More Agile Processes


To what extent do the following aspects of the “Cloud” value proposition appeal, as it pertains to your job? Answer selected: “Appeals to a great extent”

 

 

Source: HfS Research and The Outsourcing Unit at the London School of Economics, November 2010

 

I benefici attesi sono cosi concreti e tali per cui più del 50% delle aziende sta incominciando ad allocare una percentuale del budget IT previsto nei prossimi 18 mesi e in alcuni casi questa percentuale è più del 20%, come mostra la Fig 3. Ciò mostra e conferma ulteriormente la nostra visione di come i fattori di business siano il driver del cambiamento legato alle potenzialità del Cloud.

Exhibit 3: Business Leaders Bullish on Cloud Investments

What percentage of your present departmental IT budget do you expect to see allocated to the cloud over the next 18 months?

 


 

Source: HfS Research and The Outsourcing Unit at the London School of Economics, November 2010 
 

Naturalmente esistono ancora delle aree di rischio nell’adozione di servizi Cloud come evidenza la Fig 4 ma che possono essere gestite in quanto sono di rischi tipici di quando è coinvolto un fornitore esterno di outsourcing e che riguardano gli aspetti di sicurezza, di privacy, di compliance e di barriere di lock in . Nel caso del modello Cloud queste possono ancora essere percepite come vincoli ed aree a maggior rischio ; in tal caso il mercato e i fornitori dovranno rivedere e adattare modelli di misura e di controllo del servizio fornito, strutturare modalità contrattuali e sistemi/processi di governance affidabili e chiari che tenda conto di regole e aspetti di compliances sulla gestione dei dati ancora vincolanti e disomogenei tra i diversi paesi.

Exhibit 4: Cloud Concerns are similar to those of Traditional Outsourcing

How much of a concern are the following business risks posed by Cloud Business Services to your business function, compared to your existing risks for non-Cloud Business Services?

 

Source: HfS Research and The Outsourcing Unit at the London School of Economics, November 2010

 

ll cloud computing è ormai una realtà e secondo la nostra valutazione dischiuderà in breve tempo anche la nascita di un nuovo livello di servizi che possiamo chiamare BaaS (Business As a Services) il che significa fornire processi di business come servizio. Questo potrà costituire uno degli elementi differenzianti e di discontinuità che il modello Cloud renderà possibile anche alle aziende non ICT che possono diventare fornitori di Cloud Business Services ai loro clienti interni ed esterni, basandosi sulla architettura di piattaforme ibride come risultato di combinazioni diversificate tra Private e Public Clouds. L’elemento di innovazione del cloud sta quindi non solo nel riposizionamento in corso dei grandi player dell’ICT e la comparsa di nuovi specializzati, ma forse, ancora più sensibile sarà la comparsa di nuovi players provenienti da settori verticali, dove la conoscenza dei processi di business o di domini specializzati risultano strategici. Insomma quella in corso per l’ICT con il Cloud Computing è l’inizio di un nuovo cammino di cambiamenti innovativi che sta anche alle aziende e al loro management cogliere.
 

Ezio Viola Co-Founder & Direttore Generale The Innovation Group