Una ricerca condotta dal service provider Auriga indica che il 40% dei conti correnti degli italiani risiede sul Web. 100 i miliardi di euro movimentati attraverso la Rete

L’Internet banking si fa sempre più strada tra le abitudini di consumo degli italiani. Lo dicono i risultati di una ricerca condotta da Auriga, service provider nazionale specializzato nella realizzazione di soluzioni software e di infrastrutture informatiche per le infrastrutture di It banking degli istituti di credito nostrani. Lo studio, eseguito su un campione di novantamila professionisti impiegati all’interno di ventitrè banche di credito cooperativo, sette istituti di credito Spa e due casse di risparmio, attesta infatti che, nel corso del 2010, il 40% dei conti correnti delle banche ha operato attraverso Internet banking, il 47% dei rapporti di portafoglio è stato gestito via Web e il 74% delle tesorerie ha fatto ricorso ad applicazioni informatiche varie, di cui il 78,23% in funzione informativa e il 21,77% in funzione dispositiva. Più nel dettaglio, tra le funzioni maggiormente utilizzate si collocano al primo posto le richieste di estratto conto, con 12.653.915 richieste effettuate. Al secondo posto i bonifici (nazionali ed esteri), con 1.818.533 operazioni effettuate e un valore di 5.175.233.167 miliardi di euro (pari al 28,42% dei bonifici totali). Al terzo posto, poi, ci sono le interrogazioni documenti; al quarto i pagamenti effetti; al quinto la funzione R.I.B.A.; al sesto la situazione saldi; al settimo la funzione F24; all’ottavo la situazioni portafoglio; al nono posto la situazione effetti; al decimo la funzione R.I.D.
Tali cifre si inseriscono nel trend già evidenziato dai dati Istat del 2009, che avevano mostrato come l’utilizzo dell’home banking fosse cresciuto fino a coinvolgere il 30,4% degli italiani (+2,2% sul 2008). Stessa falsariga per le rilevazioni dell’ Abi, che, per lo stesso anno, individuano 15,5 milioni i conti correnti abilitati ad operare via Internet (+17,7% sul 2008).