Il mercato dell’Open Source da alcuni anni è in continua e costante crescita; CBR Italy ha incontrato Paolo Vecchi, CEO Di Omnis,  per capire meglio le dimensioni del fenomeno in Italia
 

Il mercato dell’Open Source da alcuni anni è in continua e costante crescita. Pur non occupando ancora una grossa fetta del mercato globale dei software e dei servizi ad esso associati, le percentuali di adozione delle soluzioni “open”, da parte delle aziende, si mantengono anno per anno costantemente positive ed in doppia cifra. Uno studio condotto da Pierre Audoin Consultants (PAC Group) di qualche anno fa ha mostrato come il mercato OSS (acronimo di Open Source Software) abbia segnato nel 2009 in Europa una crescita del 44% dopo il già confortante dato del 2008 (+47%) muovendo qualcosa come 5,1 miliardi di euro nei paesi della Comunità Europea. Lo stesso studio aveva evidenziato come Il movimento nella sua globalità presentasse eccellenze in alcuni mercati dove l’adozione di prodotti open (o la riconversione dei sw aziendali da proprietari in OSS) era particolarmente sensibile come ad esempio la Francia (+30% nel 2009) e indicava quali aree di sviluppo quella mediterranea dove la crisi economica avrebbe giocato un ruolo importante nelle scelte dei CIO. Lo stesso studio prevedeva infine un significativo potenziale di crescita del comparto dal momento che la market share appannaggio dei sistemi open source era minima (< 5%).
Lo scenario attuale si è andato arricchendo di ulteriori fattori che hanno fatto sì che la realtà andasse fin’oltre le già rosee previsioni degli analisti francesi. I fattori principali sono sostanzialmente tre. La straordinaria diffusione dei tablet e degli smartphone che hanno sancito la definitiva consacrazione dell’internet mobile, il successo dell’Internet 2.0 con le sue implicazioni social e la diffusione del cloud computing hanno spostato ancora di più l’ago della bilancia verso il mondo degli OSS. Un interessante post pubblicato all’interno dei Software Blogs di Intel evidenzia quali sono gli Open Source Trends da tenere sott’occhio nel 2011. Fra questi alcuni di particolare interesse sono i seguenti.

 

    • La creazione delle web apps, ovvero delle applicazioni sw da scaricare ed utilizzare sui telefonini di ultima generazione, renderà sempre più popolare il linguaggio Ruby fra i programmatori e con esso Ruby on Rail, il framework open source che ne supporta lo sviluppo delle applicazioni.
    • Il mondo dei Sistemi Operativi (SO) che vede ormai presenza fissa dei vari Linux, Ubuntu oltre che nell’immediato futuro anche di Chrome OS, vedrà incrementare il numero dei dual boot computing devices ovvero dei sistemi che affiancano nativamente al SO proprietario anche quello Open Source.
    • Il Cloud computing subirà un ulteriore slancio e saranno sempre di più le imprese che opteranno per spostare le proprie applicazioni all’interno della nuvola attraverso provider pubblici (vedi Amazon) o privati.

    A quanto fin’ora detto si aggiunge infine un ulteriore elemento che gioca a favore del mondo “open”. Alla consapevolezza che il software cosiddetto “libero” incide positivamente sul Total Cost of Ownership delle applicazioni si è unita negli ultimi anni anche la convinzione da parte degli imprenditori che l’adozione di soluzioni OSS possa in qualche modo contribuire ad accrescere il vantaggio competitivo nei confronti della concorrenza. Gartner, infatti, nel suo rapporto “Adopted Open-Source Software Solutions as a part of IT strategy” ha condotto una survey nell’estate del 2010 su più di 500 IT leaders in 11 paesi delineando un modello di business che prevede nei prossimi 18 mesi un aumento della market share dal già citato 5% al 30%.  Questo grazie anche all’adozione di un modello di business da parte delle PMI che preveda l’adozione di applicativi o servizi open source configurati e spesso utilizzati insieme a tool sviluppati internamente. Un ulteriore vantaggio del mondo open è infatti la standardizzazione dei linguaggi utilizzati e quindi la relativa facilità nel reperire risorse sul mercato a costi accessibili. Lo scenario delineato inizia ad essere realistico anche nel nostro paese dove sono sempre più le aziende che decidono di affidare il supporto dei propri processi aziendali a pacchetti aperti e configurabili liberamente. Questo fenomeno ha indotto molti imprenditori ad entrare attivamente nel mondo degli OSS divenendo rivenditori di applicativi e rivolgendosi soprattutto al mondo della piccola e media impresa attraverso modelli di open source commerciale.
    Una delle aziende che operano con successo in questo campo è la Omnis Systems di Reggio Emilia, società specializzata nella vendita di prodotti testati per distribuzioni Linux in ambito server, sicurezza e comunicazione.
    Una chiacchierata con il dott Vecchi, CEO di Omnis, è pertanto essenziale per capire meglio le dimensioni del fenomeno OS in Italia.

    Potrebbe dirci quale è la mission di Omnis e come la sua Società genera valore per i propri clienti?
    Omnis Systems è il primo, penso al momento l’unico, distributore specializzato in soluzioni basate su Linux ed Open Source commerciali. Molte aziende hanno in passato valutato alcuni progetti Open Source gratuiti gestiti da sviluppatori part-time per soddisfare le proprie esigenze per poi rendersi conto che lo sforzo necessario ed i costi di gestione e manutenzione potevano essere superiori a quanto preventivato. Omnis Systems ha stabilito numerose partnership con produttori di software open source commerciali che, a differenza dei pacchetti gratuiti, offrono agli utenti un costo certo, un altissimo livello qualitativo ed il supporto tecnico, diffuso su tutto il territorio nazionale, necessario a garantirne operatività ed aggiornamenti a lungo termine.

    Come immagina un’azienda sua cliente completamente “open” ? Quali sono i pacchetti “must” che ogni azienda dovrebbe avere?
    L’affermarsi del “mercato globale” impone a tutte le tipologie di azienda, PMI comprese, di impostare il proprio business in un’ottica geografica e collaborativa. Oggi è fondamentale per le imprese, manifatturiere, commerciali o di servizi, la comunicazione verso la propria filiera, ovvero, fornitori, clienti e struttura operativa che sempre più spesso opera da postazioni geograficamente distanti piuttosto che negli uffici aziendali. Gli applicativi gestionali utilizzati sono sempre più spesso specializzati e sempre più raramente acquisiti da un unico fornitore. I moduli operativi quali Sales Force Automation, Gestionale, Magazzino e logistica, CRM e Commerciale spesso provengono da software house diverse e sono utilizzati da diverse figure aziendali, ma è indispensabile che siano fortemente integrati e che ogni dato, una volta immesso nel sistema sia reso disponibile a tutta la struttura aziendale per essere elaborato e analizzato da ogni operatore che ne abbia necessità per prendere le migliori decisioni possibili. Il sistema informatico aziendale deve costituire il vero “sistema informativo” dell’impresa e, possibilmente, deve essere sempre disponibile H24. Per soddisfare tali esigenze Omnis può offrire la suite Collax, una piattaforma informatica basata su sistema operativo LINUX che sorregge molteplici applicazioni, e permette di realizzare un sistema in Alta Disponibilità HA (dall’inglese High Availability) a costi particolarmente contenuti. La medesima piattaforma Collax sorregge applicazioni di sicurezza quali Firewall, Antivirus e controllo degli accessi, nonché, attraverso il groupware Zarafa, comunicazioni e collaboration. Zarafa consente, infatti, di gestire la posta elettronica, condividerla e archiviarla in modo organico e agevolmente accessibile, condivisone di file e cartelle, condivisione di agenda e calendari, gestione dell’impegno dei gruppi di lavoro. Il carico di lavoro dei diversi operatori, interni o esterni alla struttura aziendale, è perfettamente organizzato dall’applicativo SFA-CRBM Info@Hand. Oltre ad un semplice e completo strumento di automazione delle forze di vendita (SFA) e un efficiente Customer Relationship Automation, Info@Hand consente, attraverso moduli Business, da cui l’acronimo CRBM, la realizzazioni di preventivi, gestione ordini ed, eventualmente, la fatturazione, integrandosi agevolmente al sistema gestionale dell’azienda. Info@Hand supporta, inoltre, il controllo del Work Flow dei processi aziendali e dispone di molteplici funzionalità per la Gestione dei Progetti. Nelle medie/grandi imprese, dove il numero di posti lavoro sia rilevante, le funzioni di op5 per il monitoraggio del network locale e/o geografico, e di SpeedStream per la distribuzione del sistema operativo e degli applicativi sui diversi PC connessi alla rete aziendale, alternativa più economica ed efficiente ai sistemi VDI, consentono importanti riduzioni dei costi di gestione dell’informatica aziendale. La gestione di un’azienda completamente”open” attraverso le soluzioni open source commerciali di Omnis, produce, innanzitutto, un notevole risparmio di risorse economiche senza richiedere importanti investimenti iniziali, la maggior parte delle soluzioni Omnis non richiede acquisto di licenze, ma le stesso sono ricomprese in un comodo abbonamento annuale che include anche tutti gli aggiornamenti e il bug fixing. Infine, il miglioramento dell’efficienza operativa e la perfetta integrazioni nell’universo delle comunicazioni, dal mondo Internet al palmare e/o al Teblet PC, permette di sostenere che l’utente open source di Omnis ha tutti gli strumenti per affrontare il mercato globale sicuro dell’adeguatezza e della massima competitività della propria impresa.

    In base alla sua esperienza, quale è il deployment più conveniente oggi: il modello on premises oppure quello on demand?
    Dipende generalmente dalla tipologia di azienda, da come è strutturata sul territorio e da che tipologia di dati tratta. Se si parla della PMI manufatturiera o commerciale che ha la maggior parte dei suoi dipendenti in ufficio direi che con i nostri prodotti on premises riesce sicuramente ad ottenere la tipologia di servizi di cui ha bisogno con costi nettamente inferiori a soluzioni on demand o Cloud. Per la media/grande impresa che ha buona parte del personale distribuito sul territorio, ha necessità di connettività di alto livello ed un numero di server particolarmente elevato allora può essere conveniente esternalizzare l’hardware presso un datacentre dedicato.  Generalmente dipende dalla complessità dell’infrastruttura sia dal punto di vista software che hardware. Più l’infrastruttura è complessa più bisogna investire in licenze, contratti di supporto e personale e questo può rendere le proposte Cloud o on demand attraenti. Le soluzioni che forniamo permettono di ridurre il numero dei server necessari a gestire i servizi aziendali e ne semplificano la gestione e dimostrano che il modello on premises è spesso vincente.

     

    Molti detrattori dei sistemi OSS affermano che il costo di questi applicativi è “nascosto” ovvero pur non pagando inizialmente alcun costo licenza, i costi reali da sostenere sono quelli legati agli sviluppi ed alle personalizzazioni che l’azienda intende mettere in cantiere. Quale è il suo pensiero a riguardo?
    Le soluzioni che noi proponiamo consentono, a costi accessibili ad ogni budget, di virtualizzare gli applicativi aziendali e renderli pressoché indipendenti dall’infrastruttura informatica su cui sono installati. La politica di licensing è basata su un abbonamento annuale, comprensivo di licenza d’uso e maintenance che permette un preciso controllo dei costi. Le soluzioni Open source Commerciali fornite da Omnis Systems hanno l’ulteriore vantaggio della grande diffusione garantita dal mondo Open, unito alla garanzia di assistenza e costi chiaramente definiti tipici del prodotto in licenza d’uso. La loro perfetta scalabilità garantisce, inoltre, l’investimento dell’utente nel tempo. Invito chiunque a mettersi in contatto con noi per una valutazione senza impegno su come orientare in modo profittevole la propria azienda verso il mondo open source.

    Quali sono le iniziative che intraprendete per promuovere i prodotti open source in Italia?
    Siamo sponsor di due grandi eventi che si terranno a breve che rappresentano due momenti di grande confronto e riflessione su un mondo in costante evoluzione ed ascesa: Red Hat Open Source Day 2011 che si terrà il prossimo 14 giugno a Roma, Zarafa Summercamp che avrà luogo a Kerkrade in Olanda il prossimo 30 giugno.

    Come vede la Omnis System fra un anno?
    Una grande famiglia. Da qualche tempo abbiamo lanciato, con lusinghiero successo di adesioni, l’Omnis Systems Partner Program, un vero e proprio programma di coinvolgimento dei rivenditori nel ruolo di partner della nostra impresa. L’obbiettivo del migliore successo commerciale è comune tra Omnis Systems ed i propri Partners, e può essere raggiunto esclusivamente con l’offerta di un servizio competente e preciso al giusto prezzo. Il coinvolgimento dei rivenditori nella propria qualificazione tecnica, orientata al concetto del problem solving, piuttosto che la semplice fornitura di software e/o apparati, necessita di uno stretto rapporto tra i Partners stessi e tra questi e Omnis Systems. La struttura aziendale che stiamo costruendo esula dal classico concetto del distributore, avulso dalle problematiche end user lasciate totalmente a carico del rivenditore, senza tuttavia diventare un “elefante operativo”. Omnis Systems intende costituire un preciso riferimento per i propri partners i quali, a loro volta, costituiscono sul territorio nazionale, e internazionale, la garanzia, per i clienti finali, della presenza e dell’affidabilità di una struttura diffusa, organizzata, competente a costi perfettamente allineati alle necessità dell’utenza.