Un incontro con Paolo Degl’Innocenti delinea il quadro delle priorità di Ibm per quanto riguarda il software. E per la sicurezza nasce un nuovo brand

Paolo Degl’Innocenti, da pochi mesi Vice Presidente Software Group di Ibm Italia, ha chiarito le strategie di Big Blue per il prossimo anno, annunciando novità soprattutto in tema di sicurezza.

“Il software è stato posto al centro del programma di cambiamento dell’azienda” ha dichiarato Degl’Innocenti. In effetti nel 2001 il software portava il 25% degli utili a Ibm, diventati il 44% nel 2010. “Nella roadmap per il 2015 dal software si attende un contributo all’utile dell’azienda vicino al 50 %”.

Il manager ha ricordato che Ibm ha investito 30 milardi di dollari in ricerca e sviluppo interni negli ultimi cinque anni, di cui la metà dedicati al software, e altri 35 miliardi di dollari sono previsti dal 2011 al 2015.
Accanto a questi massicci investimenti, Ibm continua con la politica delle acquisizioni, che superano il centinaio dal 2000 a oggi. Tra le ultime ci sono Netezza, leader nel mondo del datawarehouse, Unica e Coremetrics, dedicate all’enterprise marketing management e BigFix per il mondo degli end-point. Le ultime acquisizioni riguardano due settori molto specifici: Algorithmics e I2 per il mondo dei software analitici e Q1Labs dedicato alla sicurezza.
Per questo settore, Ibm lancia anche un nuovo brand: Ibm Security System, che inaugura anche un nuovo approccio olistico al tema, che ha raggiunto tali livelli di importanza e complessità da necessitare di una strategia più omogenea e una leadership univoca.