Tre quarti delle aziende industriali hanno un sistema Erp ma per poche questo risulta essere uno strumento vincente sul piano della competitività e della gestione di business. A Ferrari le cose vanno meglio

Anche nei settori dell’automotive e della meccanica in generale, per quanto riguarda i sistemi ERP, dovrebbero valere a grandi linee le indicazioni valide per il manufacturing nel suo complesso.
Ebbene nel settore manufacturing, a fronte di uno scenario sempre più complesso, il sistema Erp è ormai troppo rigido e incapace di supportare decisioni rapide. Il rimedio? Integrare nell’ERP le ‘quattro forze It’: mobility, cloud, analytics e social business. Sono in sintesi i responsi di una ricerca di Idc sponsorizzata da Infor e presentata recentemente da Pierfrancesco Manenti, Head Idc Manufacturing Insights Emea. L’indagine coinvolge 378 aziende del manifatturiero discreto con oltre 100 dipendenti di 14 Paesi in tutto il mondo, tra cui l’Italia, e fotografa un settore ancora preoccupato per l’incertezza economica ma cautamente ottimista. Solo in Europa Occidentale (e in Italia in particolare) il controllo dei costi rimane prioritario rispetto alla crescita: “Avendo tagliato tutto il possibile nella produzione interna, ora si punta ad accorciare le supply chain”, osserva Manenti. Per il 57% del campione, la complessità crescerà ancora nei prossimi tre anni in termini di mercato, processi e It. E per affrontarla occorre risolvere problemi come la lentezza nell’adattamento dei processi al business, l’inadeguatezza della dotazione IT e la scarsa accuratezza dei dati. Problemi dovuti anche all’Erp, percepito come sistema centrale per l’azienda (il 75% ne ha uno, e oltre il 22% prevede di investirci ancora), ma anche fonte di profondo scontento: più del 43% dichiara benefici marginali o nulli e il 35% s’aspetta un ritorno d’investimento in più di tre anni o addirittura mai. Quali i difetti dell’Erp? Non supporta decisioni rapide (60%), non offre funzioni collaborative (54%) ed è troppo complesso per poterlo personalizzare (49%) e integrare con altri applicativi (44%).

 

Il caso di Infor e della Ferrari
In ambito automotive, Infor vanta una lunga partnership con la Ferrari, uno dei marchi automobilistici più rinomati del mondo. Recentemente la Ferrari ha optato per la suite Infor10 ION per fornire un’integrazione tecnica e business alla propria complessa supply chain. ION connette e integra applicazioni Infor e non Infor, archiviando le informazioni in un formato e in un repository comuni, per consentire agli utenti di accedere dai propri dispositivi alle informazioni scambiate tra applicazioni, ai flussi analitici e a quelli dei social media, in tempo reale. ION utilizza un’architettura event-driven (EDA), inviando dati, attività e notifiche direttamente agli utenti. La Ferrari ha scelto inoltre un sistema ERP che consentisse di essere un passo avanti nella supply chain, permettesse una transizione semplice e proteggesse gli investimenti IT dell’azienda. La Ferrari ha dovuto apportare minime personalizzazioni e ha guadagnato funzionalità più specifiche e built-in, che riducono sensibilmente il bisogno di personalizzazioni. È riuscita inoltre a collegare tutti i processi business, come la pianificazione avanzata e la schedulazione, l’enterprise asset management, la gestione della catena di montaggio e quella dei fornitori. Inoltre ritiene di migliorare l’efficienza puntando sul concetto di “zero part missing” nei processi di produzione.
“Infor10 è l’ultima generazione di applicazioni software enterprise che combina usability, connectivity e industry focus che segna una netta frattura con il passato. Il nostro obiettivo – dichiara a Cbr Enza Fumarola, Vice President Sales EMEA Southern Region di Infor – è aiutare i clienti ad essere veloci e usare la velocità come fattore differenziante. La rivoluzionaria tecnologia middleware e le nuove modalità di implementazione e integrazione delle applicazioni gestionali ci consentono di aiutare le aziende a superare le barriere degli applicativi tradizionali. Infor offre applicazioni ERP di nuova generazione che facilitano l’accesso alle informazioni e la navigazione grazie a una migliore user experience, consentono di ottenere flussi di dati e workflow semplificati, con un’attenzione particolare alle specificità di settore per rispondere pienamente alle esigenze”.