Internet e privacy sembrano ormai non andare più d’accordo. Ogni traccia sul web è registrata, anche le informazioni personali, quelle professionali e aziendali. Difficile difendersi ma ci si può provare. Il tentativo servirebbe a sentirsi meglio e maggiormente protetti

Difficile spiegarlo a coloro che in Facebook mettono a disposizione fotografie dei loro bimbi e fidanzate in bikini, ancora più difficile con coloro che fanno ampio uso di twitter e gmail. I molti strumenti che usiamo in rete sono diventati collettori potenti e invadenti di informazioni che vengono raccolte, organizzate e vendute ad aziende interessate a raggiungerci in ogni luogo e in ogni tempo con le loro proposte marketing e commerciali. A fornirci un aiuto per comprendere quali informazioni vengano raccolte e per costruire eventuali argini di difesa ci ha pensato Mozilla con un plugin denominato Collusion. Rilasciata di recente, la nuova funzionalità permette a qualsiasi utente di visualizzare quali e quante informazioni vengano raccolte durante la navigazione sul web e di scoprire quanto di questa attività avvenga senza alcun permesso da parte nostra.

 

I dati valgono
Considerato il grande potere derivante dal possesso di dati e informazioni, non dovrebbe meravigliarci che qualcuno cerchi di impossessarsene. Ci meraviglia che possa essere fatto senza permesso e violando le leggi sulla privacy di singoli paesi, non tutti disposti a cedere al ricatto del profitto rinunciando a diritti acquisiti da parte dei cittadini. A volte i dati raccolti sono usati a scopi pubblicitari e ciò non è così negativo se si è contenti di ricevere informazioni da certi canali o marchi su prodotti che soddisfano i nostri stili di vita. Il problema nasce quando la semplice navigazione su una pagina web o sito attiva numerosi cookies di altri siti che non abbiamo mai visitato ma che cominciano a raccogliere informazioni su di noi, su dove siamo, cosa facciamo, cosa abbiamo visualizzato e così via.

 

Come funziona Collusion

Questa raccolta di informazioni non può essere bloccata in alcun modo, ma con Collusion è possibile visualizzare in forma leggibile chi sta raccogliendo informazioni sul nostro conto. Queste informazioni possono essere particolarmente utili perché, anche quando navighiamo in modalità protetta, ogni nostro passaggio in rete lascia una traccia che può essere recuperata ed utilizzata da altri. Sicuramente in modo amichevole dal 99% delle aziende, ma rimane pur sempre un 1% per il quale nessuno dovrebbe mettere la mano sul fuoco.
Per il momento Collusion è un plugin di Firefox (questo è il link per installarlo se state usando Firefox in questo momento) e non è disponibile con Explorer, Safari o Chrome.
Dopo l’installazione bisogna uscire dal browser e riattivarlo. Quindi nell’angolo in basso a destra di ogni pagina apparirà una iconcina utile all’attivazione del servizio. Il risulatato del clic sull’icona è una mappa dinamica di siti (risorse) collegate sulle quali Collusion fornisce utili informazioni su chi sono e cosa facciano in una determinata pagina che abbiamo visitato. L’informazione più interessante è quella su siti da noi personalmente mai visitati e che pure risultano attivi sulla nostra pagina.
La mappa descrive un vero e proprio network degli spioni!
Quelli a noi noti e da noi visitati mostrano la loro icona. A volte sono però collegati ad altri siti ai quali mandano nostre informazioni. La topologia a rete della mappa fa si che si attivino i meccanismi e le modalità relazionali tipiche di ogni rete che ci permettono un mining analitico dei dati disponibili.
Gli elementi della rete che non mostrano la loro ‘faccia’ sono quelli che dovremmo più di altri prendere in considerazione e forse temere. Va ricordato che le informazioni raccolte non sono solo quelle da noi fornite ma anche quelle legate ad esempio ai nostri comportamenti e alle modalità e movimenti durante la navigazione della rete.

Prevenire di essere tracciati è impossibile, ma ci si può provare.
I browser come Firefox ed Explorer hanno una opzione per indicare che non si vuole essere tracciati. Sfortunatamente Chrome non dispone della stessa funzionalità. Non c’è comunque grande differenza nei risultati. La configurazione non prevede alcun blocco ma solo la segnalazione ai visitatori non-desiderati di rispettare la nostra richiesta di privacy. Facile immaginare come i malintenzionati non abbiano alcun riguardo nel rispetto dei nostri desiderata.
Ciò non significa che si sia perso completamente il controllo. I profili delle nostre personalità molteplici in rete sono costruite attraverso i cookies e questi possono essere da noi rimossi, sia individualmente ( solo su alcuni browser) che globalmente. Un altro modo per difendersi è attraverso l’installazione di plugin specializzati e focalizzati sulle problematiche della privacy come Do Not Track Plus, disponibile per Firefox, Chrome, Explorer e Safari.
In conclusione anche se la difesa è complicata e l’assedio è continuo, tenere gli occhi bene aperti durante la navigazione del web è un consiglio che tutti dovrebbero accettare. Così come è facile comprendere quanto può essere utile il ricorso a “occhiali speciali” come i plugin di cui abbiamo parlato come Collusion.