L’Osservatorio del Politecnico analizza il business dell’Internet of Things, che cresce a ritmi spropositati: ecco tutti i dati emersi dallo studio

L’Internet of Things è sempre più il business dominante in ambito tecnologico. In un periodo in cui quasi tutti dispongono di una connessione Internet, scelta dopo aver messo le tariffe Fastweb per l’ADSL a confronto con quelle di Telecom, Tiscali e degli altri operatori per trovare la più idonea ai propri bisogni, sono sempre più le interazioni fra i device disponibili per gli utenti. La School of Management del Politecnico di Milano ha studiato il fenomeno, e i risultati dell’Osservatorio dimostrano che l’anno da poco conclusosi ha rappresentato la svolta per l’IoT.

Le soluzioni Smart Car, Smart Home e Smart City

In Italia si contano 8 milioni di oggetti interconnessi tramite Sim cellulare, con un aumento del 33% rispetto al 2013, il che porta il valore di mercato alla astronomica cifra di 1,55 miliardi di euro (+28%). A tutto ciò va aggiunto il mercato delle app che utilizzano altri metodi di comunicazione, come Wireless M-Bus, WiFi, Reti Mesh Low Power, Bluetooth Low Energy, che sono valutate 400 milioni di euro.

Per quanto concerne il 2015, è prevista la crescita di soluzioni Smart Car, Smart Home e Smart City. Attualmente sono 4,5 milioni le automobili connesse grazie Gps/Gprs per la localizzazione dei veicoli. Riguardo alle Smart Home, il 46% dei consumatori si dichiara intenzionato ad acquistare prodotti dedicati alla sicurezza e al risparmio energetico, in un momento in cui l’offerta si sta ampliando.

La metà dei comuni italiani ha invece avviato negli ultimi 3 anni progetti di Smart City sfruttando l’Internet of Things, sebbene molti di questi siano ancora in fase sperimentale. Si ricercano soluzioni per l’illuminazione intelligente, per la gestione della mobilità e per la raccolta rifiuti. Tutto questo potrebbe far risparmiare 4,2 miliardi di euro all’anno, aumentando l’ecosostenibilità. Si stima infatti che le emissioni di Co2 verrebbero ridotte di 7,2 milioni di tonnellate.

L’Internet of Things genera servizi impensabili

Alessandro Perego, responsabile scientifico dell’Osservatorio IoT, afferma che il business nel 2014 ha subito una grandissima accelerazione, con utilizzi in ogni settore, dalla Pubblica Amministrazione alla quotidianità. L’IoT rende possibili servizi che fino a poco tempo fa erano inimmaginabili.

Giovanni Miragliotta e Angela Tumino, responsabili della ricerca, sottolineano come in futuro saranno più rilevanti i dispositivi indossabili e le soluzione di Smart Agriculture, che beneficerà dell’attenzione verso la filiera alimentare di Expo 2015. Questo servizio permette infatti di ridurre fino al 40% l’uso di acqua nelle attività agricole. In Italia la maggior parte delle applicazioni Internet of Things continua a sfruttare la connettività cellulare mentre le soluzioni Wifi o Bluetooth sono rivolte principalmente alle pratiche Smart Home.