Enterprise 2.0: fare rete, collaborare, trasformare il modello di business!

Sulla stampa italiana, ma anche sulla stampa in generale, il tema dell’Enterprise 2.0 sembra essere scomparso. Il nuovo buzz generato dall’annuncio e poi dal rilascio dell’iPAD (prodotto tecnologico e strumento per nuovi modelli di business ) ha sicuramente contribuito a spostare il cono d’attenzione dei media, mettendo in secondo piano una rivoluzione che nel frattempo si sta attuando. È una rivoluzione ancora incompiuta perché la crisi economica in corso ha limitato i budget IT, ridotto la sperimentazione e forzato i responsabili dei sistemi informatici delle aziende a dare priorità alla riduzione dei costi. Per quanti hanno deciso di affrontare la crisi innovando, le nuove tecnologie web stanno comunque avendo un ruolo sempre più cruciale nel contribuire ad un radicale cambiamento nel modo in cui aziende, organizzazioni e istituzioni operano e competono sul mercato e nel trovare risposte concrete e vincenti in termini di maggiori performance, riduzione dei costi, diffusione di nuova conoscenza, sostegno all’innovazione e maggiore motivazione delle persone coinvolte. Questo scenario è confermato da un 2009 che ha visto la maturazione ed la crescita costante dell’Enterprise 2.0 in termini di tecnologie, di soluzioni e prodotti, di servizi e pratiche consulenziali ma anche di nuove realtà imprenditoriali (Dachis Group, Altimeter Group e Pragmatic Enterprise 2.0). Quest’ultime, soprattutto nei Paesi anglosassoni, hanno introdotto nuove proposte, innovative metodologie e nuove iniziative (2.0 Adoption Council) che contribuiranno all’ulteriore crescita del software sociale nell’anno in corso. Il rumore prodotto in termini di comunicazione e buzz nell’anno appena trascorso ha finito, in alcuni casi, per rallentare l’adozione all’interno delle aziende delle nuove tecnologie ma ha anche creato nuove aspettative e numerose curiosità finalizzate a scoprire quali performance ed accrescimenti in termini di produttività possano essere generati ricorrendo ad approcci 2.0. Nel 2010 molti scopriranno come l’Enterprise 2.0 non è tanto legato a tecnologie, prodotti e loro funzionalità quanto alle persone e ai gruppi o reti sociali che ne fanno uso, alla comunicazione, agli stili di vita, alle nuove culture del lavoro e a nuove modalità di gestione delle informazioni. Mentre spariranno i dubbi sulla validità delle nuove tecnologie nel favorire lo scambio e la collaborazione, rimarrà ancora aperta la domanda sulla raggiungibilità di un ROI reale e sui criteri utili a misurarlo e valutarlo in termini economici e finanziari.

Le novità che ci attendono
Il 2010 non porterà radicali novità nel mercato delle tecnologie 2.0 ma confermerà alcune tendenze emerse nel 2009 quali: la diffusione del social networking nelle aziende; l’affermarsi di ambienti collaborativi (network nevralgici in grado di far interagire le molteplici comunità di pratica e le reti sociali informali di cui è composta una organizzazione) che andranno pian piano a sostituire le Intranet e i portali aziendali attuali; l’emergere di nuove applicazioni di tipo 2.0 in grado di trasformare e rendere più produttive applicazioni specialistiche e specifiche per singoli processi aziendali. Sharepoint 2010 di Microsoft è la soluzione che potrebbe fare, in questo contesto, la differenza e aiutare molte aziende, grandi e piccole, a fare delle scelte rapide nella direzione del 2.0 introducendo nelle loro organizzazioni funzionalità collaborative quali il profilo sociale, i wiki e i blog, gli activity streams, gli aggiornamenti di stato, il social bookmarking, le tag e i meccanismi di valutazione (rating). Così come gli ambienti di social networking in rete, più che una destinazione di arrivo da parte di milioni di utenti, sta diventando in realtà un modo di vivere un’esperienza collettiva utilizzando il web e device mobili, anche nell’azienda, l’Enterprise 2.0 non è più semplicemente una novità da tenere in considerazione e sperimentare, ma è sempre più una realtà che si sta integrando con tecnologie e applicazioni tradizionali e non pensate in ottica sociale. Proposte interessanti in questa direzione sono quelle di Salesforce Chatter (strumento collaborativo contestuale per condividere in tempo reale lo stato di avanzamento di progetti e opportunità commerciali e rimanere costantemente aggiornati) e Tibco Tibbr (nuove funzionalità di ricerca e tracciamento di informazioni condivise aziendali con modalità simili a quelle implementate da Twitter). Il fatto che sia Chatter che Tibbr siano erogati attraverso piattaforme e infrastrutture in Cloud Computing conferma il diffondersi dell’approccio SaaS e spiana la strada alla loro facile adozione da parte dei clienti Salesforce e Tibco attuali. I nuovi strumenti e le novità proposte dai vendor faciliteranno quell’integrazione applicativa necessaria a rendere più semplice all’utente la frequentazione dei nuovi ambienti sociali in azienda e la loro produttività e utilità all’interno dei processi aziendali. Questa integrazione è la strada maestra da percorrere per superare le barriere esistenti e facilitare l’evoluzione, da molti ricercata, dal mondo 1.0 a quello 2.0. Il primo molto legato alle Intranet e ai portali aziendali (destinati comunque a sopravvivere a lungo), il secondo tutto costruito su una stratificazione di tecnologie, soluzioni, nuove funzionalità e Application Program Interface (API) in grado di facilitare interazione e collaborazione ma anche integrazione applicativa, flessibilità, adattabilità e l’affermarsi di nuovi concetti, processi e culture aziendali più consone al mercato consumerizzato e globale odierno. Questa evoluzione continuerà progressivamente e in modo indolore per tutto il 2010 perché più che le tecnologie e i prodotti o le sperimentazioni fatte, inizierà a pesare il cambiamento avvenuto nella testa delle persone (mindset ma anche user experience) che porterà alla definizione di nuove strategie non più dipendenti dagli strumenti e dalle tecnologie disponibili ma finalizzate a nuovi approcci e visioni condivise per sfruttare in modo pragmatico il 2.0 come insieme di strumenti di produttività e performance. I nuovi approcci obbligano a passare da strumenti individuali e specializzati per processo a strumenti che favoriscono la produzione e la condivisione di conoscenza e le interazioni tra persone al di qua e al di là dei firewall aziendali, superando le barriere a silos tipiche di molte organizzazioni. Successo e maggiore produttività sono sempre meno legate alla capacità delle singole persone di svolgere diligentemente il loro lavoro, coerentemente con le procedure predisposte, e sempre più dipendenti dalla possibilità e capacità delle stesse persone di accedere ad una quantità maggior di informazioni, di interagire con altre persone coinvolte negli stessi processi e di condividere informazioni e conoscenze ma soprattutto pratiche, euristiche e casi di studio di successo.

Le tecnologie che faranno la differenza
Il nuovo mindset che guida molti responsabili IT aziendali nelle scelte delle nuove tecnologie non può prescindere dalle soluzioni tecnologiche disponibili e dai progetti realizzati. Ogni nuova idea o strategia obbliga alla ricerca degli strumenti e delle tecnologie più appropriate e a fare delle scelte tra quanto di nuovo emerso nel frattempo sul mercato. La ricchezza dell’offerta facilita la ricerca, porta a valutare tecnologie e strumenti in base alla loro capacità nel soddisfare nuove esigenze e bisogni e obbliga i vendor a ridefinire le loro priorità nel disegnare nuove soluzioni e aggiungere nuove funzionalità a quelle esistenti. L’esempio sopra citato di Salesforce con il nuovo modulo Chatter indica la strada che altri vendor di soluzioni ERP, BPM ecc. seguiranno attraverso l’aggiunta di nuove funzionalità e componenti sociali utili a rendere più efficienti e produttivi i processi aziendali. Nell’anno in corso, secondo molti analisti internazionali e nostrani, le tecnologie che faranno la differenza sono i mashups e gli strumenti collaborativi, i servizi in tempo reale, il mobile computing e l’integrazione dei servizi SaaS. I mashups si vanno diffondendo rapidamente grazie al potere del Cloud Computing ma anche di utenti sempre più alla ricerca di nuovi modi di ottenere risposte a problemi o domande difficilmente risolvibili dalle strutture IT di help desk aziendali. Microsoft con Dallas project ma anche Indicee e FusionOps hanno messo sul mercato soluzioni di mashup molto utili per estrarre e integrare dati dai sistemi ERP aziendali. L’offerta in termine di strumenti di collaborazione continua ad essere molto ricca ma il 2010 vedrà alcuni assestamenti importanti con Microsoft Sharepoint 2010 che si affermerà definitivamente e altri player che usciranno da un mercato importante ma pur sempre piccolo. Le nuove tecnologie 2.0 real time renderanno le informazioni più trasparenti, più rapidamente utilizzabili e integrabili con soluzioni di Business Intelligence e di analisi predittive dei dati erogate agli utenti sotto forma di servizi in Cloud Computing e rese disponibili in tempo reale. Con un miliardo di device mobili che, secondo IDC, (se superemo la profezia Maja del 2012) nel 2013 saranno collegati ad Internet, facile immaginare come anche nel 2010 assisteremo ad uno sviluppo esponenziale di nuove applicazioni aziendali 2.0 finalizzate a facilitare attività e processi aziendali attraverso device mobili sempre più intelligenti (iPhone e non solo) e dotati di nuove applicazioni e funzionalità e che richiederanno alle aziende di definire nuovi livelli di servizi finalizzati a proteggere e rendere sicuri i dati aziendali. Il 2010 vedrà un’ulteriore crescita del mercato SaaS con una sempre maggiore offerta di servizi che integreranno applicazioni diverse per renderle disponibili su piattaforme eterogenee. Grazie al ricorso ai mashups le nuove piattaforme SaaS faciliteranno la transizione da molte applicazioni intranet aziendali verso ambienti e servizi utili a collegare l’azienda con il web sociale e 2.0. Mashups, strumenti di collaborazione, real time, mobile computing e SaaS sono solo alcune delle tendenze che confermano l’emergere di nuove forze che finiranno per condizionare le scelte delle aziende in termini di allocazione dei budget e di spesa. Ci riferiamo a nuove API per architetture WOA coerenti con la loro specificità in termini di tecnologie sociali, di comunicazione e produttività applicativa sociale (OpenSocial, Google Gadgets integrati con Ning, Myspace e Linkedin, Atlassian, SocialText, Cisco, Alfresco e Google). Un’altra forza importante è il ruolo crescente del web in azienda e il passaggio che sta avvenendo da architetture SOA a WOA determinato dalla maggiore attenzione ai servizi Web e alle persone che vi interagiscono. Le nuove tecnologie e media sociali hanno finito per mettere in secondo piano l’importanza di nuove culture comunitarie in rete e di nuove pratiche finalizzate alla gestione delle comunità di conoscenza e di pratica che si stanno implementando all’interno delle aziende anche grazie alle nuove soluzioni e approcci 2.0. Il Community Management troverà nel 2010 una sua riconferma e valorizzazione. L’aumento del numero di comunità in azienda obbligherà non solo a sviluppare e implementare nuove frome di integrazione software a livello applicativo ma anche nuove pratiche e servizi a supporto delle comunità di persone. I processi di integrazione e condivisone delle informazioni e delle conoscenza saranno sempre più automatizzati ma questo non eliminerà il bisogno di mantenere le comunità coese e attive grazie ad interventi di persone reali con le giuste competenze, ruoli, responsabilità e motivazioni. La vita comunitaria e la socialità diffuse delle nuove aziende 2.0 passa anche attraverso le tecnologie VoIP e la libertà di comunicare attraverso il web dall’interno dell’impresa. Agli attori di mercato più noti quali Skype vedremo affiancarsi nuovi player quali Google, Cisco e Avaya.

Conclusioni
Analizzando in maggiore dettaglio le tendenze in atto è evidente che il mondo Enteprise 2.0 continua richiedere molta attenzione e capacità di analisi dei fenomeni emergenti in atto. Player affermati come Google e Microsoft potrebbero catturare la maggior parte dell’attenzione dei media ma in realtà questa attenzione potrebbe essere sintomo di conoscenze insufficienti e miopia. L’elemento determinante anche per il 2010 sarà come i dati e le informazioni possono essere trovati, usati e condivisi. Il web sociale e 2.0 sembra fornire una via d’uscita dalle applicazioni monolitiche tipiche delle organizzazioni 1.0 e fornire gli strumenti adeguati per affrontare la dinamicità e flessibilità richieste dalle nuove situazioni di mercato. Questi strumenti sono web based, sostenuti da servizi in Cloud Computing e da tecnologie 2.0 che non necessariamente sono fornite dai soliti vendor. L’affermarsi di architetture WOA e di tecnologie mobili all’interno delle infrastrutture informatiche aziendali troverà nel 2010 una ri-conferma e un’accelerazione. Yammer e Spigit saranno probabilmente i nuovi protagonisti ma unitamente a vendor affernati quali Alfresco, Atlassian/Confluence, Open Text, Acquia, Jive software, MindTouch, e SocialText. Molte di queste aziende sono destinate a trovare il loro momento magico nel 2010 unitamente ad altre soluzioni quali Asana, Google Wave e 12sprints di SAP ma anche SharePoint di Microsoft e Beehive di Oracle.