Questa in sintesi la value proposition di NetApp nelle parole di Antonia Figini, da quasi un anno Country Manager Italia dell’azienda

Gli scenari di mercato sono in continua evoluzione. Per affermarsi, le aziende devono riuscire ad abbinare una strategia capace di individuare i trend del futuro ad un’execution tanto flessibile da restare saldamente ancorata al variare della domanda. Su questo e su una grande capacità di innovazione tecnologica, ci ha spiegato Antonia Figini, Country Manager Italia, si basa la crescita costante di NetApp, anche in tempi di crisi come questi.

 

I valori a cui si ispira la strategia di NetApp

Innovazione, attenzione al mercato e partnership con le aziende al top del mercato. NetApp ha fin dall’inizio rotto tutti gli schemi, distinguendosi per una vision fortemente innovativa e per la capacità di dare esecuzione alla propria strategia in maniera evolutiva. Il concetto dello storage unificato era molto moderno 20 anni fa ed è valido ancora oggi. L’abilità di NetApp è stata quella di far corrispondere la propria visione tecnologica con la visione del cliente e di farla diventare una soluzione. Siamo sempre stati convinti che un fornitore deve saper lavorare con quegli attori del mercato per offrire la migliore una soluzione. Negli anni, NetApp ha lavorato in partnership con i player di riferimento, Cisco, Citrix, Fujitsu, Intel, Microsoft e VMware, per citarne alcuni. Fin dagli inizi degli anni 2000, NetApp ha individuato nella virtualizzazione un trend del futuro e ha costruito una fortissima alleanza con gli attori della virtualizzazione che allora erano agli esordi. Oggi ci troviamo ad essere lo storage dell’ambiente virtualizzato. Da sempre portiamo in maniera nativa le funzionalità necessarie all’ambiente virtualizzato di qualsiasi software. Oggi, si parla molto di Cloud e di ‘as a service’ e noi siamo e vogliamo essere sempre di più lo storage di riferimento anche per questi ambienti. Uno storage unificato permette di utilizzare nella maniera più efficiente ed efficace possibile la capacità e lo spazio e questo è essenziale quando l’esigenza è di considerare l’elemento di storage come sempre disponibile e con la flessibilità di volta in volta opportuna senza preoccuparsi della tipologia di macchina o dover pensare ad un approvvigionamento ad hoc. Chi vuole fornire ‘as a service’ applicativi, infrastrutture o altro può contare su un time to market velocissimo. Nella nostra visione lo storage diventa un contenitore unico capace di rispondere alle singole esigenze. Il nostro approccio si basa su due concetti: lo storage unificato dal punto di vista hardware e la storage efficiency che applichiamo a qualsiasi utilizzo dello storage, per dare il massimo dell’efficienza e della flessibilità. Nell’approccio unificato, un tema importante è quello della gestione dei dati in ambiente condiviso e, di conseguenza, quello della separazione degli ambienti applicativi e della sicurezza è considerato un must da tutti gli utenti. In questo ambito abbiamo collaborato con Cisco e VMware, siamo gli unici ad aver messo a punto una soluzione di gestione dei dati in ambiente condiviso capace di assicurare la massima riservatezza, anche utilizzando l’innovativo protocollo FCoE.

 

Oggi l’esigenza dell’IT è garantire efficienza nella risposta, flessibilità nell’adattarsi alle esigenze e razionalizzazione nell’utilizzo delle risorse. Qual è la risposta di NetApp?
L’esigenza di migliorare l’utilizzo delle risorse disponibili ha spostato l’attenzione sui costi di gestione (personale, energia, spazio, condizionamento, ecc.) più che su quelli della macchina. Noi possiamo contare su ben sei tecnologie NetApp (Deduplica, Thin Provisioning, Raid-DP, Copie Snapshot, Replica, FlexClone) che aumentano in modo esponenziale l’efficienza dello storage aziendale e riducono i costi di infrastruttura, dei consumi elettrici, del condizionamento necessario a tutto vantaggio dell’azienda e dell’ambiente. Si è calcolato che l’utilizzo delle macchine storage è pari in media al 50%. La soluzione NetApp porta questo valore al 196% grazie a particolari meccanismi di thin provisioning e di gestione del dato. In pratica, la disponibilità di spazio viene simulata e viene di volta in volta allocato solo quello effettivamente scritto. La filosofia che guida NetApp è quella di evitare la creazione di copie inutili sin dalla creazione del dato. Utilizzando la nostra soluzione, Yahoo (oltre 350 milioni di mail box) e Tiscali, che in Italia ha 6 milioni di mail box, offrono con profitto a ciascun utente svariati giga di disponibilità. Fin dal primo momento, i loro utenti hanno la percezione di avere a disposizione tutti i gigabit garantiti. Di fatto, lo spazio viene allocato effettivamente in modo automatico e in modo del tutto trasparente per l’utente mano a mano che viene scritto. In un’ottica ‘as a service’ questo efficientamento della struttura ha successo soltanto se è accompagnato dalla massima affidabilità della soluzione e da livelli di servizio altissimi. Il cambio culturale nella strategia di approvvigionamento delle aziende, invece della soluzione si acquista il servizio, ha decisamente alzato il livello di servizio aspettato. Con il 196% di utilizzo garantiamo a chi fornisce il servizio che potrà massimizzare il proprio investimento lavorando con efficienza, affidabilità e reagendo con velocità alla domanda. La rapidità del go to market e di adeguarsi alla flessibilità degli scenari è essenziale per chi fornisce servizi ‘as a service’. In NetApp abbiamo strutturato la value proposition in modo da essere lo storage di riferimento per chi voglia fornire ‘as a service’ dall’infrastruttura, alla piattaforma, agli applicativi. Si tratta di una proposta vincente, come dimostrano i nostri dati di bilancio (Vedi Box) e, soprattutto, il fatto che la nostra crescita è ugualmente distribuita su tutti i mercati, ivi compresi quelli considerati più maturi. Siamo il secondo player per market share a livello mondiale, ma anche nell’area Emea. In Germania, il primo mercato storage dell’area Emea, siamo fissi al primo posto dal 2009. In Gran Bretagna, che è il secondo mercato storage europeo, siamo il secondo player. Per quanto riguarda l’Italia direi che mi riconosco nei dati pubblicati da IDC, che ci dà in forte crescita. Un punto forte della nostra offerta è che noi garantiamo tutte le funzionalità su tutti i nostri sistemi, da quelli che abbiamo in promozione a partire da 5 mila euro fino a quelli di tipo enterprise. In questo modo le PMI, da sempre abituate a ragionare sulla base delle priorità compatibili con le proprie capacità di investimento, hanno subito accesso a tutte le funzionalità con la stessa rapidità e livello di servizio. NetApp riesce ad essere competitiva perché propone la Ferrari dello storage al costo dell’utilitaria. Un altro elemento cardine della nostra proposta è la semplicità. Le nostre soluzioni sono gestibili anche da chi non ha un livello di competenza verticale profondo. In un mercato come quello italiano, tutte queste caratteristiche sono importanti. Siamo impegnati a fare in modo che chi ci porta sul mercato, dai rivenditori ai system integrator ai service provider, riesca a valorizzare questo nostro valore aggiunto. Abbiamo portato la nostra struttura, negli ultimi due-tre anni, da 20 a 50 persone proprio per essere sul mercato con tutta l’energia necessaria; inoltre puntiamo ad una stretta collaborazione con i nostri reseller ai quali affidiamo non solo il coverage del mercato ma nella maggior parte anche i servizi professionali.

 

La sfida per NetApp sul mercato italiano nel breve periodo?
In Italia c’è un problema di mancanza di aggressività nell’adozione della virtualizzazione e di concetti innovativi come l’‘as a service’. Quando presentiamo la nostra soluzione per la segregazione dei dati, molti clienti mostrano di continuare a considerarlo un problema non risolvibile. È un loro problema e, contemporaneamente, una nostra sfida. Un’altra sfida per noi è cambiare il framework di riferimento, che in Italia è ancora espressione del vecchio mondo ormai superato, per affermare valori come la storage efficiency, l’alto livello di servizio, la rapidità del go to market e l’approccio unificato alla visione dello storage. Abbiamo intelligenza e muscoli per vincere, soprattutto se si considera l’esigenza generalizzata di tagliare i budget continuando a stare sul mercato e a rispondere alle esigenze del cliente.

 


I numeri di NetApp
Ad aprile 2010, quarto trimestre dell’anno fiscale 2010, il fatturato è stato di 1,17 miliardi di dollari con un incremento del 32,9% rispetto agli 880 milioni dell’anno precedente. L’utile netto è stato di 145 milioni di dollari (+ 113,2% rispetto allo scorso anno). Nell’anno finanziario 2010, il fatturato è stato di 3,93 miliardi di dollari, con una crescita dell’11% rispetto ai dati del 2009. L’utile netto ha raggiunto i 400 milioni di dollari (65 nel 2009). Tutti i dati sono riferiti alla normativa Gaap.