Intervista a Guerino Conti, Presidente e fondatore di RDS

In questa intervista Guerino Conti illustra la strategia di RDS, uno degli sviluppatori italiani di applicazioni gestionali che da tempo affronta con successo il mercato dell’ERP con offerte a servizio.

 

Quali sono i settori verticali nei quali le vostre competenze eccellono maggiormente, avendo presente il parco di 300 aziende clienti?
Pur potendo offrire soluzioni adatte a qualsiasi settore verticale, ritengo che RDS possa vantare una particolare forza nei settori manufacturing, alimentare, il mondo della GD, la GDO, l’Horeca, l’Engineering & Construction, il Real Estate e le Multiutilities.

 

Cosa siete in grado di promettere alle aziende clienti o prospect che i competitor internazionali che vanno per la maggiore non possono fare?
La forza di RDS risiede nella capacità di rispondere al mercato con sistemi flessibili e di veloce implementazione. Siamo infatti in grado di sviluppare e implementare progetti in tempi molto rapidi e con risultati estremamente soddisfacenti per l’azienda. Ad esempio, i tempi di go live per un progetto ERP di RDS è di quattro mesi, contro gli otto mediamente impiegati da un fornitore internazionale. Inoltre, i nostri clienti possono dare indicazioni utili nella fase di sviluppo di prodotto, specificando quali caratteristiche sviluppare, quali aspetti migliorare, in base alle reali esigenze di business. (cosa che non può accadere nel caso dei competitor internazionali). RDS mantiene inoltre la continuità della soluzione installata presso i clienti. Non abbiamo mai dichiarato a nessun cliente che una versione è diventata o sarebbe diventata obsoleta, obbligandolo al passaggio di release (cosa che può accadere ad esempio con i nostri competitor internazionali). Un ulteriore punto di forza della nostra soluzione gestionale è l’elevata scalabilità: con lo stesso prodotto siamo in grado di implementare progetti per aziende appartenenti a settori industriali diversi e di dimensioni diverse, soddisfacendo dunque esigenze differenti, a partire dalla microimpresa fino alla grande azienda. Referenze di installazioni con 10 utenti fino a soluzioni con oltre 800 utenti contemporaneamente testimoniano la buona scalabilità del nostro sistema ERP.

 

Rispetto, invece, ai concorrenti nazionali su quali aspetti spingere maggiormente nel tentativo di far emergere elementi di differenziazione al di la del puro prezzo?
RDS è attiva nel mercato delle offerte “a servizio” sin dai tempi in cui questi modelli di business venivano identificati con acronimi vari tra cui ASP e ISP. Focalizzata su questo business sin dal 2000, RDS è stata dunque una delle prime società a scommettere su questo modello e a proporre sul mercato italiano una soluzione gestionale completamente fruibile in questa modalità. La piccola e media impresa italiana sta affrontando nuove sfide competitive provenienti prevalentemente dall’estero; queste sfide hanno portato le imprese a reagire mettendo in atto processi di delocalizzazione della produzione. Grazie a elevate competenze specialistiche maturate nel tempo, noi siamo in grado di accompagnare la media impresa italiana in un processo di internazionalizzazione e di supportare le aziende internazionali nella gestione delle loro filiali. Un ulteriore elemento distintivo è individuabile nell’impegno in attività di ricerca e sviluppo. Delle 60 persone in organico il 65% sono sistemisti e sviluppatori.

 

Nel caso della Sammontana, uno dei vostri clienti dove avete implementato recentemente una soluzione ERP estesa, quali sono state, secondo lei, le motivazioni alla base della scelta di rinnovare la fiducia nei vostri confronti?
RDS è stato giudicato un partner affidabile, snello e con costi di implementazione adeguati; credo che siano state determinanti l’affidabilità e la credibilità rispetto alla realizzazione di un’implementazione finalizzata alla gestione delle vendite a concessionari, GDO, Bar ed Horeca, con tutte le problematiche legate ai premi e alla realizzazione di un portale attraverso il quale i nostri agenti possono caricare gli ordini. Inoltre ha avuto un ruolo chiave l’architettura service oriented (SOA) di RDS ERP che, nel progetto del Ciclo Attivo, ha facilitato l’integrazione con i depositi, con le piattaforme distributive esterne e con le procedure di tentata vendita.

 

Il vostro approccio al mercato rispetto a due anni fa è cambiato? In quali aspetti?
Abbiamo iniziato a sviluppare il business per mercati verticali e abbiamo iniziato un percorso di apertura verso i partner, che oggi ci affiancano nel veicolare le nostre soluzioni verso due tipologie di clienti: la PMI, attraverso l’offerta ERP distribuita in licenza d’uso tradizionale (RDS ERP) e/o in modalità SaaS (myRDS ERP) e la Microimpresa, attraverso l’offerta in modalità SaaS (myRDS Pronto) che viene erogata esclusivamente attraverso i partner (tipicamente associazioni di categoria, studi di commercialisti, enti aggreganti).

 

ROI: è possibile, in base alla esperienza fatta, dare una quantificazione temporale al ritorno dell’investimento per chi adotta vostre soluzioni?
Direi entro tre anni al massimo.

 

Quali le condizioni fondamentali da rispettare per una implementazione ERP di successo?
Consigliamo che gli sviluppi progettuali e di implementazione siano sotto il controllo e la supervisione di un opportuno Comitato Strategico del cliente, che garantisca l’intervento del Top Management sui problemi e sui risultati e il raccordo continuo con altre progettualità strategiche in fase di elaborazione o attuazione, attraverso il governo diretto delle attività di Change Management e di Program Management.

 

Più di una sessantina delle 300 aziende clienti usano i sistemi ERP in modalità SaaS. Quali i fattori che hanno impresso una spinta cosi forte a questa soluzione dove potete a ragione considerarvi un leader?
Il fattore principale del nostro successo deriva dal fatto che, a oggi, non esiste una forte concorrenza in questo mercato, in quanto le soluzioni gestionali pensate per essere coerenti con questa modalità sono di fatto pochissime e non tutte consolidate.

 

Avete da poco presentato un nuovo ERP co.gest: cosa vi ha spinto in un momento come questo a fare questa mossa e come si inquadra nella vostra strategia?
Riteniamo che oggi, più che mai, sia necessario un sistema gestionale che aiuti a migliorare l’efficienza dei processi aziendali e a fornire informazioni affidabili, nell’ottica di avere in prima battuta un eccellente e tempestivo controllo di gestione.

 

Quali sono le vostre competenze internazionali e come si sono venute evidenziando?
Le nostre competenze internazionali derivano da progetti che abbiamo realizzato con clienti di grandi dimensioni (ad esempio Pavimental, Ceramiche Marazzi, Colacem). Abbiamo, inoltre, implementato delle legal entity in tutta Europa, Tunisia, USA e Santo Domingo.

 

Quali le attese di fatturato per fine anno e quali le prospettive per il 2011?
Pensiamo ad un 2010 in linea con l’anno 2009 e guardiamo a un 2011 in crescita del 10%.

 

Quanti sono i partner di canale e quali iniziative avete in programma per il prossimo anno a loro favore?
In questi ultimi due anni abbiamo consolidato due tipologie di partner. Da una parte c’è RDS Nordest che è per noi un partner per il mercato dell’ERP rivolto alla media impresa. È un partner che aveva già esperienze nel mercato degli ERP maturate con una soluzione proprietaria che è diventata tecnologicamente obsoleta. Il partner ha deciso di implementare la soluzione RDS e, oltre alle competenze applicative gestionali, ha acquisito il know-how per sviluppare con il tool RDS Builder nuove applicazioni verticali integrate con RDS ERP. Il rapporto è di reciproca soddisfazione tanto che la società ha chiesto e ottenuto il permesso di inserire RDS nella propria ragione sociale. Dall’altro operiamo attraverso Confesercenti Modena che è per noi un partner che distribuisce il servizio myRDS Pronto ai propri associati che hanno manifestato il desiderio di una parziale autonomia per gestire il magazzino, le vendite, gli acquisti, ma che desiderano avvalersi dell’Associazione per registrare la contabilità. Questo importante caso di successo (più di una sessantina di piccolissime aziende hanno adottato nostre soluzioni) ci ha aperto il mercato della microimpresa che per noi è nuovo e che pensiamo di svilupparlo con questo modello di business. Dal prossimo anno, quindi, partiamo da questi due modelli di partner e ne cercheremo di nuovi da collocare in uno dei due modelli di business citati.