La tracciabilità alimentare a garanzia della qualità: il progetto ValueGo®

In questa intervista, Francesco Marandino, Managing Director di Penelope S.p.A, ci svela il segreto del successo di ValueGo®, il progetto per la tracciabilità alimentare che punta a diventare una best practice riconosciuta a livello nazionale e internazionale.

 

Ing. Marandino ci può descrivere la sua Azienda?
Penelope è una società specializzata in attività di supporto ai processi di sviluppo delle imprese e costituita da un pool di professionisti di elevata seniority, con esperienze e background complementari, provenienti da multinazionali di consulenza manageriale e ICT. La missione dell’azienda è ottenere risultati tangibili per i propri clienti, costruendo le migliori soluzioni e garantendo un adeguato livello di personalizzazione, puntualizzazione e contenuto di innovazione dei servizi offerti, secondo una logica di efficacia a lungo termine e di qualità del lavoro. Penelope conta su metodologie e strumenti applicativi originali e su una rete internazionale di business partners, che le consentono di operare in modo innovativo, efficace e “sperimentato” sul territorio. Ad oggi Penelope conta tre sedi distribuite sul territorio nazionale: alla Direzione Generale a Napoli si sono aggiunti gli uffici di Roma nel 2006 e più recentemente un polo operativo a Palermo. È inoltre da diversi anni un azienda certificata ISO 9001-2000.

 

Una mission impegnativa, la vostra, che vi pone in un contesto industriale caratterizzato da grande competizione e gravato dalla crisi economica
Siamo fermamente convinti che siano due i driver fondamentali del successo per una società di consulenza. Il primo è costituito dall’approccio di tipo sartoriale con il quale connotiamo il nostro servizio: a differenza di molti brand internazionali che spesso fanno un utilizzo a volte smodato delle cosiddette best practices per industrializzare la loro value proposition, noi ci proponiamo nei confronti dei nostri clienti un po’ come i maestri di alta sartoria, rifiutando la trasposizione “acritica” di approcci standard e “mode” manageriali, confezionando soluzioni appositamente studiate sulle specifiche esigenze di business delle aziende e sulle quali vogliamo misurarci in un ottica win to win attraverso la condivisione dei rischi e dei risultati anche con formule success fee.
Il secondo aspetto che credo ci contraddistingua è sicuramente la spinta verso l’innovazione. Per noi innovare significa introdurre nei contesti di business dove siamo chiamati ad intervenire metodologie e tecnologie che sono consolidate in aree diverse spesso lontane dal contesto operativo dei nostri clienti. L’innovazione può essere definita, infatti, come un percorso graduale di apprendimento, verifica, e sviluppo e implementazione di soluzioni e practice non precedentemente sperimentate in uno specifico contesto operativo e che, per essere efficaci, richiedono il coinvolgimento di diversi soggetti con livelli di specializzazione molto spinti nei diversi ambiti oggetto di studio. Crediamo molto nel valore dei network quali vettori di trasmissione di know how e competenze specialistiche e coerentemente con tale convinzione operiamo in stretto contatto con il mondo accademico e della ricerca per sviluppare soluzioni innovative da mettere poi a disposizione delle aziende nostre clienti.

 

Come si inquadra ValueGo® nel contesto produttivo della sua azienda?
Tutti i nostri progetti nascono da esigenze concrete che recepiamo sul mercato e che portiamo all’attenzione dei nostri partner tecnologici. In molti casi il sistema che proponiamo accomuna l’efficacia all’innovazione: ValueGo® è uno di questi. ValueGo® è un sistema integrato di tracciamento e garanzia che segue tutta la filiera produttiva dall’origine al consumo: esso rappresenta pertanto un essenziale strumento a supporto della qualità a garanzia di tutti gli attori oltreché ovviamente del consumatore finale. ValueGo® si inserisce a buon diritto nel novero dei casi di successo di Penelope.

 

Come e quando si è sviluppato il progetto?
ValueGo®, come accennavo precedentemente, è un esempio tangibile di come la sinergia con il mondo accademico possa dare vita a soluzioni ed applicazioni in grado di fornire risposte concrete ai bisogni reali delle imprese e della collettività. Il progetto nasce nel 2008 ed è stato sviluppato da una ATS guidata da Penelope S.p.A. in collaborazione con il Dipartimento di Matematica ed Informatica dell’Università di Salerno e con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università del Sannio. In considerazione del successo riscontrato il progetto è stato inoltre brevettato a gennaio di quest’anno.

 

Ci può descrivere ambito e finalità del progetto?
ValueGo® è un sistema di tracciamento che consente, attraverso un semplice telefonino, di avere in tempo reale dati relativi alla storia del prodotto che si intende monitorare. Tanto per fare un esempio, si immagini di voler conoscere dati di filiera di un formaggio DOP: attraverso l’utilizzo di un’etichetta intelligente ed un lettore di dati è possibile in pratica “interrogare” il prodotto e vedere visualizzate informazioni quali il luogo e la data di produzione, la data di scadenza, il carrier che si è occupato della distribuzione e così via. Tutto questo concorre all’aumento della qualità percepita dal consumatore finale, oltreché alla definizione di un insieme di informazioni critiche ai fini della qualità. Non ultimo infine esso fornisce un valido strumento nella lotta alla contraffazione dal momento che fornisce i dati sensibili di tracciabilità non solo al consumatore, ma anche agli organi preposti al controllo sul territorio.

 

Può darci altri dettagli sul principio di funzionamento?
ValueGo® si avvale prevalentemente della tecnologia RFID (Radio Frequency Identification), una tecnologia ormai consolidata che si consente la lettura di dati contenuti in speciali etichette, i TAG RFID, da parte di appositi dispositivi chiamati lettori. Una delle novità introdotte da ValueGo® è la semplificazione del processo di lettura. Senza entrare in dettagli tecnici, è possibile “leggere” i dati contenuti nel TAG attraverso un comune cellulare, che funge da lettore, a patto che sia dotato di tecnologia NFC (Near Field Communication). Questo estende praticamente a chiunque, purchè abilitato, la possibilità di leggere le informazioni relative al prodotto attraverso un dispositivo, il cellulare per l’appunto, di grande diffusione e di prezzo contenuto. Le informazioni sono poi facilmente condivisibili, si pensi ad esempio alla possibilità di condividerle attraverso messaggistica SMS, ed altrettanto facilmente memorizzabili. Tutto questo conferisce al sistema un’estrema flessibilità: praticamente qualsiasi prodotto è monitorabile dalla produzione lungo tutti gli step della filiera produttiva fino al consumatore finale, ma è nel settore Food&Beverage che esso trova la sua massima applicazione.

 

Può farci un esempio concreto?
Il primo operatore che ha adottato ValueGo® nell’ambito del processo di tracciamento di tutta la filiera della sua produzione, è stata l’azienda agricola zootecnica biologica Tenuta Vannulo che è uno dei più rinomati produttori di mozzarella di bufala biologica operanti in Campania. Senza stravolgere i loro processi di produzione, abbiamo introdotto meccanismi di raccolta e memorizzazione di tutti i dati salienti di produzione. Attraverso la predisposizione di reti Wi-Fi direttamente all’interno delle stalle abbiamo tracciato il percorso del latte a partire dal luogo di mungitura seguendone i passaggi di trasporto, analisi di laboratorio e lavorazione registrando in ogni passaggio i dati. Tanto per essere più precisi, attraverso l’introduzione di tag attivi siamo in grado di seguire il trasporto della materia prima, il latte, da quando lascia la fattoria fino al suo ingresso nei locali preposti all’analisi ed alla successiva lavorazione prendendo i tempi che ogni passaggio richiede. Tutti i dati vengono poi elaborati da un software applicativo e poi convogliati in TAG RFID passivi che vengono apposti su ciascuna confezione di mozzarella. Dalla lettura di questo tag, che è possibile anche attraverso un cellulare o PDA l’utente può reperire tutte le informazioni che hanno segnato la vita del prodotto, le caratteristiche ed i tempi di lavorazione.

 

A circa sei mesi dalla sperimentazione, quali sono i principali risultati registrati da ValueGO®?
Dalla sua prima sperimentazione ValueGo® è stato oggetto di verifiche e test che ne hanno confermato la validità sotto il profilo scientifico, tecnologico ed operativo. Il progetto è stato illustrato ai vertici dei Nuclei Antisofisticazione e Sanità dei Carabinieri, dei Nuclei Antifrodi Carabinieri e del Ministero della Salute – Direzione Generale della Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione. Come riscontro oggettivo della sua concreta applicabilità, ValueGo® ha suscitato notevole interesse a diversi livelli di interlocuzione; a livello regionale: con la Camera di Commercio della Provincia di Napoli è stato sottoscritto un protocollo di intesa per l’applicazione del modello ValueGo® alle filiere agro-alimentare e tessile; la Provincia di Salerno sta verificando la fattibilità di adottare il sistema come punto di riferimento sulla tematica della tracciabilità a livello provinciale, con l’obiettivo di creare un marchio “ad hoc” per i prodotti di eccellenza locale; presso la Camera di Commercio di Benevento e la Camera di Commercio di Cosenza per applicazione nelle filiere agroalimentari di produzioni tipiche.

A livello nazionale: su invito della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. Penelope S.p.A., in qualità di esperta del tema della tracciabilità, lo scorso 28 Gennaio 2010 ha illustrato il progetto con l’obiettivo di orientare le direttive nazionali in tema di tracciabilità.

A livello internazionale: l’ambasciata italiana in Canada ha manifestato interesse verso il progetto, che è stato promosso e presentato all’agenzia di sicurezza alimentare nazionale.

 

Ulteriori informazioni sul progetto ValueGo® sono reperibili sul sito www.valuego.net