Anche in un anno difficile Zucchetti registra una crescita a doppia cifra nei settori HR e della sicurezza/automazione. Intervista a Antonio Grioli, presidente del comitato di direzione della società

La Zucchetti si avvia a chiudere il 2010 con un consuntivo positivo ma inferiore in termini di crescita a quello degli anni passati. L’incremento di fatturato da un anno all’altro viene anticipato a CBR da Antonio Grioli, presidente del comitato di direzione della società, intorno al 3%, riferito a una base di 230 milioni di euro. “Certamente abbiamo fatto molto meglio del mercato, che viene misurato in flessione del 7,6% (dato Assintel, ndr) ma il nostro progresso risulta dimezzato rispetto al trend degli ultimi anni. Siamo però fiduciosi di riprendere la nostra tradizionale andatura già con il prossimo anno, grazie alle molte iniziatine messe a fuco, tra cui un sistema completamente nuovo per i commercialisti, il bacino dove realizziamo circa un terzo delle nostre vendite. In questo settore i nostri clienti attivi sono 12.600 e a loro tra poche settimane inizieremo a proporre un sistema unicum nel mercato al quale hanno lavorato per tre anni 260 persone. Siamo veramente soddisfatti di quello che abbiamo sviluppato: il nuovo sistema non solo recepisce il meglio dell’Omnia 2.0 Portal, l’attuale prodotto per questa utenza, di cui mantiene la compatibilità, ma per l’insieme dei nuovi elementi che lo compongono possiamo dire inaugurerà un modo nuovo di lavorare e di gestire lo studio”. Ad esso ha dato il suo apporto determinate un gruppo di lavoro composto non solo da commercialisti ma anche esponenti del fisco e delle banche, ossia degli interlocutori tradizionali di detto sistema. Al momento sarà disponibile in versione on premise ma Zucchetti prevede una versione on demand nei successivi sei mesi. La società del resto ha verso il cloud e il software as a service un atteggiamento positivo e costruttivo come dimostra l’intesa con Telecom Italia.
“Questo operatore telefonico, dopo un’attenta valutazione, ha scelto Zucchetti in quanto leader nei contenuti software, aggiunge Grioli a questo proposito. In questo riconoscendo che il cloud computing necessita la perfetta armonizzazione di tecnologie e contenuti per garantire reali vantaggi ai clienti. Zucchetti è stata una delle prime aziende di IT ad investire nel Saas, affiancando al tradizionale utilizzo ‘in house’ del software applicativo la modalità ‘cloud’. Il risultato è che siamo arrivati prima degli altri a realizzare con successo progetti su piattaforme di cloud computing. Questo è stato certamente un elemento importante delle valutazioni e della scelta di Telecom Italia”.
A servizio della partnership viene anche messa a disposizione la competenza della rete distributiva Zucchetti: 850 partner di lunga fidelizzazione (tramite loro viene realizzato circa l’80% del fatturato) e la presenza diretta di 40 città italiane. Nell’anno che sta per chiudersi le miglior performance di vendita (crescita a doppia cifra) sono state conseguite nell’area dell’human resource e della sicurezza/automazione. Sul primo versante Zucchetti gestisce in outsourcing circa 4 milioni di cedolini e controlla il 60% del mercato dei dispostivi di accesso, con 18mila unità mediamente installate l’anno. Sull’altro versante si può ricordare la carta del tifoso, una iniziativa in corso di esportazione anche all’estero. Quello dei gestionali è invece un mercato che ha accusato il colpo e che ha indotto Zucchetti a un ripensamento del suo posizionamento con il varo dell’operazione Infinity Project. In pratica la proposta Zucchetti 2.0 che abbraccia contemporaneamente la tecnologia di base, gli strumenti di sviluppo, il framework applicativo e la più ampia gamma di soluzioni: Erp, gestione del personale, gestione documentale, business process management, CRM, business intelligence, portali B2B/B2C e infine un vero proprio verticale per lo studio commercialista, per la prima volta inclusi sotto l’insegna di Infinity.