Ricercatore e docente dell’Università Carlo Cattaneo – Liuc di Castellanza, Fabrizio Dallari racconta cos’è C-log e quali sono gli obiettivi del progetto

Il C-log è il Centro di Ricerca sulla Logistica dell’Università Carlo Cattaneo – Liuc di Castellanza, nel Varesotto. Il suo competente team indaga le tematiche inerenti il mondo della Logistica e dei Trasporti, del Supply Chain & Operations Management e dell’Innovazione. Il C-log si avvale della professionalità dei docenti e ricercatori dell’Istituto di Tecnologie della Liuc, con il relativo patrimonio di competenze e relazioni accumulato in oltre quindici anni di esperienza. A spiegare di che cosa si tratta è Fabrizio Dallari, Direttore scientifico del C-log, nonché professore associato presso l’Università Carlo Cattaneo – Liuc, dove è titolare dei corsi di Logistica e Supply Chain Management nell’ambito del corso di Laurea in Ingegneria Gestionale.

 

Ricercatore, docente, autore. Chi è Fabrizio Dallari?
Sono anche docente al Politecnico di Milano, ateneo in cui mi sono laureato in Ingegneria Gestionale e presso il quale ho iniziato la carriera accademica, dapprima con il Dottorato di Ricerca e successivamente come ricercatore universitario nell’area dei sistemi produttivi e logistici. Da anni svolgo un’intensa attività di ricerca e di consulenza nell’area dei sistemi produttivi, logistici e dei trasporti per importanti aziende e enti nazionali. In particolare ho collaborato alla stesura del Piano Generale dei Trasporti e nel 2004 sono stato nominato esperto per la redazione del Piano Nazionale della Logistica in seno alla Consulta per l’Autotrasporto istituita presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Sono membro del Comitato Scientifico delle riviste Logistica, Logistica Management e Sistemi di Logistica e dell’Advisory Board dell’Ela (European Logistics Association).

 

Lei è anche un autore molto prolifico.
Sì, sono editorialista del Sole 24 Ore Trasporti e ho scritto cinque libri oltre a essere autore di oltre centocinquanta pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali.

 

Nel dettaglio, che cos’è C-log e quali obiettivi si prefigge?
Il C-log nasce per promuovere il trasferimento della conoscenza e della ‘cultura logistica’, con ben quattro obiettivi: sviluppare azioni di ricerca e formazione; operare come un ‘centro servizi’; trasferire la conoscenza logistica a tutti livelli anche attraverso pubblicazioni tecniche e scientifiche consultabili liberamente e infine promuovere eventi culturali e divulgativi mediante convegni e seminari tematici.

 

Oltre a lei, chi lavora in questo progetto?
Il C-log si avvale della professionalità dei docenti e ricercatori dell’Istituto di Tecnologie della Liuc. Con me lavorano Fabrizio Colaci, Claudia Colicchia, Alessandro Creazza, Roberto Crippa, Carlo Noè, Emanuele Pizzurno, Tommaso Rossi, Fernanda Strozzi. Ci avvalliamo anche di un network nazionale di esperti e collaboratori, che tengo a ricordare: Sergio Curi, Paolo Federici, Luca Lanini, Roberto Sironi. Attingiamo al patrimonio di competenze e relazioni accumulato in oltre quindici anni di attività. C-log vanta strette collaborazioni con i principali enti, associazioni di categoria, istituti e centri di ricerca, disponendo di un network di contatti a livello internazionale per i diversi ambiti di intervento e avendo l’onore di rappresentare l’Italia nell’ambito del Advisory Board dell’Ela, European Logistics Association.

 

Di che cosa vi occupate?
Le attività svolte dal C-log, su varie e specifiche aree di competenza, si articolano innanzitutto in ricerche e studi. In questa categoria ricadono le attività di ricerca applicata con valenza scientifica, sviluppate nell’ambito di progetti di ricerca istituzionali – MIUR, Regioni e Province, Unione Europea, Camera di Commercio – e studi su tematiche di interesse scientifico, attivati in prospettiva di possibili finanziamenti o a fronte di eventi. Inoltre C-log si occupa di consulenza e advisory. In quest’ultima area ricadono le attività intraprese su commessa, sviluppate per conto di imprese o enti pubblici/privati, finalizzate al raggiungimento di obiettivi di efficienza, il cosiddetto cost saving, di efficacia o di ottimizzazione delle prestazioni logistiche.

 

C-log prevede anche progetti di formazione?
Sì, certamente, formazione e aggiornamento professionale attraverso la divisione Liuc Ricerca e Formazione. Il C-Log offre un’ampia gamma di attività formative, dai corsi base rivolti a operatori e professionisti a percorsi elective rivolti a manager e dirigenti d’azienda. Inoltre organizziamo seminari di cultura logistica per l’aggiornamento delle imprese e attiviamo interventi formativi aziendali in house su commessa, progettati e realizzati in base a esigenze specifiche.

 

Quali sono le vostre aree di consulenza e ricerca?
Il nostro focus riguarda la Logistica in magazzino, la Logistica in produzione, Supply Chain Management, Logistica & Trasporti, Infomobilità e ovviamente Innovazione tecnologica.

 

Riguardo a ricerche, studi e osservatori, di che cosa vi state occupando nel corso di quest’anno?
Potrei riportare degli esempi recenti. Il primo è denominato Mappatura dei flussi logistici nel settore dei beni di largo consumo in Italia e vi stiamo lavorando da maggio 2010. Nel settore del Largo Consumo la Logistica si è ormai affermata come leva strategica, abbandonando il ruolo di semplice funzione di supporto. Ciò, abbinato alla rapidità con cui sono avvenuti e avvengono i cambiamenti in questo settore, ha portato alla necessità di delineare un quadro ben definito dei flussi in Italia. L’obiettivo finale è quello di una mappatura, quantificazione e caratterizzazione dei flussi delle merci in tutto il territorio italiano dal magazzino di fabbrica o Deposito Centrale sino al Punto Vendita. Non meno importante sarà anche la comprensione delle prassi e delle peculiarità caratteristiche di ogni nodo della rete, ivi compresi gli operatori logistici.

 

Altri progetti?
Ne posso citare altri, tra cui Sviluppo del settore dei servizi logistici in relazione a Expo 2015, iniziato lo scorso aprile 2010. A partire dall’analisi della dotazione infrastrutturale della Lombardia e dalla misurazione dell’accessibilità dell’area dove si svolgerà Expo 2015, il presente studio offre una mappatura del sistema dell’offerta dei servizi logistici e di trasporto in Lombardia, al fine di valutare l’ecosistema dei servizi logistici presenti sul territorio lombardo in relazione alle tre fasi di svolgimento di Expo: pre-evento, durante l’evento e post-evento. In tal modo sarà possibile determinare l’effettiva domanda di logistica che un evento come Expo 2015 può generare, e pertanto identificare policy e misure per favorire lo sviluppo dei servizi logistici a supporto dello svolgimento dell’Esposizione Universale.

 

C-log si avvale di collaboratori e partner?
Sì, il C-log collabora attivamente con i principali enti, associazioni di categoria, istituti e centri di ricerca, disponendo di un vero e proprio network di contatti a livello nazionale, per coprire i diversi ambiti di attività. Tra le collaborazioni più significative il C-log può vantare (in rigoroso ordine cronologico n.d.r.): Ailog (Associazione italiana di Logistica e Supply Chain Management), Alsea (Associazione lombarda Spedizionieri e Autotrasportatori), Animp (Associazione Nazionale di Impiantistica, Assologistica Cultura & Formazione), BLG (Automobile Logistics Italia), Camera di Commercio di Varese, Ce.F.R.I.S., Confetra, ECR Italia (Efficient Consumer Response Italia), Confederazione italiana dei Trasporti e della Logistica, EIA (European Intermodal Association), Fedespedi (Federazione nazionale delle imprese di spedizioni internazionali), Formas (Azienda speciale della Camera di Commercio di Varese), Freight Leaders Club, Indicod-ECR, Interporto di Bologna, IPMA (International Project Management Association), Novaceta, PSTL (Polo Scientifico Tecnologico Lombardo), R&D LOG Logistica, Ricerca & Sviluppo, SCM Portal (Supply Chain Management Professional Portal), Slimpa s.r.l. (Azienda del gruppo Kone), UNIVA (Unione degli Industriali della Provincia di Varese).

 

Avete pubblicato online un glossario con 300 termini. Perché?
Sono termini di uso corrente, acronimi, sigle, raccolti e tradotti in inglese e francese. L’obiettivo è di fornire uno strumento concreto per promuovere la comunicazione tecnico-scientifica nella prassi quotidiana e per uniformare la cultura aziendale in materia di logistica di magazzino e di trasporto.