Davide Oriani, AD di Ricoh Italia, spiega a CBR Italy l’evoluzione di un’offerta oggi in grado di garantire alle aziende servizi completi di gestione non solo documentale ma anche infrastrutturale

Da sempre in prima linea nella diffusione dei benefici che l’innovazione e l’integrazione digitale portano con sé, la giapponese Ricoh è nata e cresciuta nel segno dell’“automazione d’ufficio”, stabilendo negli anni importanti traguardi tecnologici (come l’introduzione nel 1983 del primo apparecchio fax del mondo e nel 1987 la prima fotocopiatrice digitale). Oggi, dopo essersi creata una lunga tradizione in ambito printing, la società sta rapidamente modificando identità, consolidando la sua presenza non solo come fornitore di soluzioni complete per la produzione di documenti, ma soprattutto come operatore in grado di erogare servizi di consulenza specializzata, di outsourcing e, più in generale, di gestione dell’IT. Per comprendere appieno le nuove direzioni di sviluppo del colosso nipponico, Computer Business Review Italy ha incontrato Davide Oriani, Amministratore Delegato di Ricoh Italia, pioniere sul mercato italiano di strategie spesso trasferite alle altre filiali del gruppo.

 

I Managed Document Service costituiscono una parte importante nella strategia di business di Ricoh. In cosa consistono esattamente e come garantiscono ai vostri clienti il ritorno sugli investimenti effettuati?
Gli MDS sono una tipologia di servizio che supera i tradizionali servizi di stampa gestiti, ponendo l’accento sul documento elettronico, sulla gestione dei processi di business e sull’evoluzione del progetto nel tempo. Per loro stessa natura questi servizi garantiscono, quindi, un approccio molto flessibile: attraverso un monitoraggio continuo dell’infrastruttura tecnologica vengono evidenziate, infatti, tutte le possibili aree di miglioramento o le modifiche da apportare al progetto iniziale in funzione di nuove richieste aziendali. L’offerta di servizi gestiti di Ricoh è, quindi, in grado di occuparsi di tutti gli aspetti riguardanti la gestione delle tecnologie, lasciando ai clienti la possibilità di una piena focalizzazione sulle attività e sulle strategie legate al vero core business. Dal punto di vista metodologico, supportiamo le aziende con piani di change management in grado di coprire qualsiasi aspetto relativo alla gestione dei cambiamenti organizzativi, un ambito che garantisce il massimo ritorno sull’investimento.

 

Quale metodologia di analisi utilizzate per ottimizzare la gestione documentale delle aziende clienti e come procedete nelle diverse fasi di progettazione?
In Italia Ricoh è stata la prima a introdurre una metodologia di analisi comprovata e certificata volta a identificare il Total Cost of Ownership della gestione documentale per arrivare a ridurre questa voce di spesa, intervenendo sulle aree di miglioramento. La piattaforma tecnologica utilizzata per effettuare questo tipo di analisi è stata successivamente adottata dall’intero Gruppo, in tutti i Paesi dell’area Emea. Attualmente la nostra filiale dispone di una divisione interamente dedicata all’auditing, la divisione Systems & Consulting, il cui approccio è molto apprezzato dal mercato, tanto da spingere i nostri clienti a rivolgersi a noi in quanto “consulenti” nella gestione dei documenti aziendali e solo dopo come fornitori di tecnologie hardware e software. Durante questa prima fase di analisi viene definito anche quello che potremmo chiamare il “Green TCO”, vale a dire l’impatto ambientale che i processi di stampa hanno sull’ambiente, come i consumi energetici o della carta e le emissioni di CO2. Questo calcolo avviene mediante un processo certificato da DNV Italia (Den Norske Veritas – ndr), in base al quale siamo in grado di rilasciare ai clienti un documento che attesta la riduzione dell’impatto ambientale successivo all’implementazione del progetto e che può essere utilizzato nel Bilancio Ambientale. A questa prima fase di analisi, segue la progettazione dell’ambiente di stampa e di gestione documentale. Una progettazione che non prende in considerazione solo le tecnologie hardware, ma anche i software che possono migliorare la gestione dei documenti e dei workflow. A questo punto si inseriscono, infatti, le soluzioni di archiviazione elettronica, conservazione sostitutiva, document accountability o per la sicurezza dei documenti sia cartacei che digitali, solo per citare alcune delle ottimizzazioni che siamo in grado di offrire.

 

Oltre a quelli già delineati, quali sono gli altri servizi offerti da Ricoh, soprattutto per quanto riguarda i centri stampa aziendali?
Sicuramente, per Ricoh, un’area importante di business è quella costituita dal Production Printing, che offre una serie di soluzioni rivolte ai service provider e ai centri stampa aziendali. Anche in questo ambito, quindi, l’offerta Ricoh, inizialmente incentrata sulle soluzioni per il printing, è con il tempo evoluta in un’ottica di servizio. In particolare, oltre a quelli già descritti, siamo anche in grado di offrire servizi di outsourcing in cui, oltre a fornire le tecnologie, inseriamo nelle aziende personale Ricoh incaricato di occuparsi di task specifici, come per esempio la gestione del centro posta e del centro stampa. Grazie a questo tipo di outsourcing, le aziende hanno, quindi, a disposizione tecnologie, applicazioni e competenze sempre aggiornate. Naturalmente, anche per questi progetti viene effettuata un’analisi delle esigenze, in modo da individuare le soluzioni più adatte alle singole realtà. Per esempio, è valutata la possibilità di implementare soluzioni di Web-to-print per migliorare i flussi di lavoro nei centri stampa.

 

Incremento del valore garantito ai clienti ed espansione delle aree di business: quali sono le ultime evoluzioni nel vostro portafoglio di servizi e in quale ambito si configurano?
Da sempre attenta alle esigenze del mercato, Ricoh ha colto da tempo presso i clienti la necessità di avere un unico interlocutore, non solo per l’ambiente di stampa, ma anche per tutto il resto dell’infrastruttura IT. Intendiamo, quindi, estendere il nostro raggio d’azione, in modo che le aziende possano affidarsi a noi anche per la fornitura e la gestione di sistemi PC e server. Con i nuovi IT Services Ricoh si propone come l’unico punto di contatto per tutte le chiamate e le richieste: operando in base a rigorosi SLA, Ricoh è pronta a prendersi la responsabilità del servizio in modalità end-to-end, dalla presa in carico della chiamata alla risoluzione del problema.

 

Cosa suggerisce Davide Oriani al sistema delle imprese e al Sistema-Paese per superare l’attuale momento di stallo e trovare nuovi sbocchi di business?
Dal report di Gartner “Reimagining IT: The 2011 CIO Agenda” emerge come i CIO stiano ripensando l’IT, affinché possa veramente supportare la crescita dell’azienda. Il suggerimento che possiamo dare è quello di considerare l’IT, gestione documentale inclusa, come una leva sia per supportare il cambiamento che le imprese si trovano ad affrontare nell’attuale contesto di mercato sia per ridurre i costi operativi recuperando competitività. Tutto questo è possibile solo esternalizzando la gestione dell’infrastruttura di base e mantenendo all’interno le applicazioni che possono portare il vero valore aggiunto al core business. E’ in questo modo, infatti, che le aziende possono tornare a concentrarsi sull’efficienza aziendale, ma soprattutto sull’innovazione.

 

I numeri di Ricoh Italia
Con un fatturato che supera i 300 milioni di euro alla chiusura del fiscal year 2010 (marzo 2011), registrando una crescita del 6%, e una quota di mercato del 25,6% per quanto concerne le apparecchiature multifunzione (del 31,2% per quanto riguarda le Mpf a colori), Ricoh Italia svolge da anni un ruolo di primo piano nella fornitura di prodotti e servizi tecnologici, metodologici e progettuali rivolti all’ambiente Office e di gestione documentale. L’approccio strategico della società è multi marchio e multicanale, orientato all’offerta di prodotti e servizi con differenti brand.

 

A proposito di ambiente
L’attenzione di Ricoh nei confronti dell’ambiente è volta, da un lato, alla riduzione del proprio impatto ambientale e, dall’altro, a consentire ai propri clienti di ridurre il loro. Il Gruppo ha iniziato a investire in una strategia ambientale già negli anni ’70, quando non si pensava che questo sarebbe diventato una priorità. Negli anni successivi, molti hanno poi seguito le orme del vendor giapponese, che ha sempre considerato l’armonia con l’ambiente uno dei propri valori principali. L’impegno dell’azienda si concretizza attraverso la definizione di importanti obiettivi volti a minimizzare l’impatto ambientale agendo in particolare in due ambiti: il consumo di risorse naturali/emissioni di CO2 e la gestione del riciclaggio. Per quanto riguarda il primo impegno, l’obiettivo del Gruppo Ricoh è ridurre le emissioni totali di CO2 del 30% entro il 2020 e dell’87,5% entro il 2050 rispetto al livello del 2000. Per quanto riguarda la gestione dei materiali esausti, per l’azienda gioca un ruolo importante il Ricoh Recycling Program. In base a questo programma, i prodotti sono inviati a un centro del Gruppo, denominato Green Center, preposto alla raccolta del materiale da riciclare e allo smistamento verso i centri di trattamento. Questa metodologia ha fatto ottenere il riconoscimento del “Zero-Waste-to-Landfill” (Zero-Rifiuti-in-Discarica) per tutti i principali stabilimenti di produzione di Ricoh: in pratica ciò significa che nessun rifiuto viene inviato in discarica grazie a una percentuale di riciclo del 100%. In Europa, poi, ogni sede dell’azienda è dotata della certificazione ISO14001, rilasciata in seguito ad audit periodici interni ed esterni che garantiscono la revisione e il miglioramento di tutti gli aspetti della tutela delle risorse e della salvaguardia ambientale.